“Non si può interrompere”. Gli appuntamenti fissati, saranno riprogrammati per preservare il segreto investigativo. Il problema non sono le intercettazioni
Il Corriere della Sera fa il punto sulla decisione di Cantone, procuratore capo a Perugia, di interrompere le indagini su Suarez. E precisa, o meglio riporta la precisazione:
nessuna interruzione delle indagini, anche perché non si potrebbe, ma una sospensione degli appuntamenti già fissati per riprogrammarli con modalità diverse, in modo da preservare il più possibile il segreto investigativo.
Scrive che
Il problema non sono tanto le intercettazioni telefoniche e ambientali diffuse nei giorni scorsi, anche perché molte erano contenute nel decreto di perquisizione e sequestro firmato dallo stesso Cantone e dai sostituti procuratori Paolo Abbritti e Gianpaolo Mocetti, destinato a diventare pubblico; quindi una discovery decisa dagli stessi pubblici ministeri.
Ciò che ha indispettito gli inquirenti sono le anticipazioni di atti non ancora svolti, come l’interrogatorio di Suarez in video-conferenza che stavano pianificando; o su alcuni accertamenti degli investigatori della Guardia di finanza non del tutto completati, che hanno dato l’idea di un’indagine svolta quasi in diretta, sotto i riflettori inevitabilmente accesi dalla popolarità del calciatore e della società coinvolti. Finendo per trasformarla in un evento spettacolo.