Sul Giornale, la lezione della città più colpita dall’epidemia, che cerca così di “dare coraggio a un campione triste e farlo sentire solamente un amico”
“L’altra faccia del calcio è un poster in ogni angolo della città. Una faccia malinconica, come quella di Bergamo così colpita da un’epidemia brutale da accompagnare ormai la sua evidente bellezza con un velo di tristezza. Sui muri, neanche fosse il momento di elezioni, un manifesto che richiama a casa a gran voce un uomo. Ed in effetti, se Josip Ilicic si candidasse a sindaco di Bergamo, vincerebbe a mani basse. Intanto Ilicic, a Bergamo, oggi torna. E questa è la notizia”.
Lo scrive il Giornale, raccontando l’accoglienza che la città più martoriata dal Covid ha preparato per il suo calciatore, lontano dai campi da luglio, proprio perché, pare, colpito nel profondo da quanto ha vissuto in città durante la fase più acuta dell’epidemia.
“Chissà che quei poster affissi da chi lo incitava senza più pretendere in cambio neppure un gol, l’abbia convito a ritrovare la strada di casa. Per ora tornerà ad allenarsi, senza aspettative. E il gol forse è proprio questo”.
Nessuno sa bene cosa sia successo davvero a Ilicic. Ma Bergamo lo accoglie come uno di famiglia.
“Il football, già, è anche partecipare a una storia in cui la vittoria è una questione molto umana e personale. Solo per dare coraggio a un campione triste e farlo sentire solamente un amico. Ilicic torna in città, probabilmente ci vorrà tempo per rivederlo pienamente calciatore, intanto però è il simbolo della lezione di ciò che il calcio può ancora essere. E quella lezione era lì, sui muri di Bergamo“.