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Orsato è tra i favoriti per la finale di Champions. Sarebbe un successo politico (e non solo)

Sarebbe il trionfo della tanto denigrata classe arbitrale italiana, che l’anno scorso portò Rocchi in quella di Europa League. Ha rendimento alto, condizione fisica ed esperienza

Orsato è tra i favoriti per la finale di Champions. Sarebbe un successo politico (e non solo)

Daniele Orsato è tra i principali candidati – se non proprio il favorito – a dirigere la finale di Champions League tra Bayern Monaco e Paris Saint-Germain. Sarebbe il trionfo della tanto denigrata classe arbitrale italiana, capace in due stagioni di vedere un proprio esponente per entrambe le finali delle competizioni europee, dopo quella di Europa League 2019 diretta da Rocchi.

Come sempre in questo tipo di dinamiche, non basta soltanto l’ottimo rendimento per ottenere una designazione così importante. Tra i 16 arbitri élite dell’UEFA, quella cerchia ristretta che può dirigere partite di questo livello, si possono subito escludere tre nomi quasi di diritto. Il primo è quello di Makkelie che arbitrerà la finale di Europa League; poi ci sono Mateu Lahoz e Kuipers che invece sono stati scelti per le semifinali di Champions ed è molto raro che un arbitro venga riproposto.

Difficile, allo stesso tempo, che venga scelto qualcuno che ha già diretto la finale di questa coppa, come Skomina (apparso anche giù di tono), Brych e il già citato Kuipers. Dalla rosa dei candidati si potrebbero depennare anche lo slovacco Kruzliak, approdato di recente tra gli élite, e il greco Sidiropoulos, poco considerato finora. Per questioni di carattere tecnico, le direzioni lacunose di Zwayer in Juventus-Lione e Cakir in Barcellona-Napoli fanno dubitare parecchio sul loro status.

A questo punto, restano in gara Orsato, il francese Turpin, gli inglesi Taylor e Oliver, il polacco Marciniak, lo spagnolo Del Cerro Grande e il rumeno Hategan. Gli ultimi tre della lista non dovrebbero essere ritenuti ancora all’altezza di un impegno così delicato, per motivi diversi. Proseguendo, le scelte della Commissione europea presieduta da Rosetti hanno fatto intendere che, tra gli inglesi, il preferito è Taylor che però ha esordito soltanto quest’anno nella fase ad eliminazione diretta della Champions.

Impossibile la designazione di Turpin visto che c’è il PSG, ma che in ogni caso paga due situazioni sfavorevoli: gli errori dei suoi assistenti in Manchester United-Copenhagen nei quarti di finale di Europa League e il fatto di essere rimasto fermo molto a lungo a causa della fine prematura del campionato francese a causa del coronavirus. Potrebbe però rientrare come quarto uomo per la finale, altra eventualità comunque poco probabile.

In definitiva, dunque, Orsato si presta come l’opzione più credibile, supportato da un rendimento di altissimo spessore in campo internazionale, come confermato dalla direzione esemplare in Real Madrid-Manchester City di quest’anno. L’esperienza in Europa non gli manca, avendo diretto 30 gare di Champions, e nemmeno nelle finali, dopo le tre consecutive di Coppa Italia tra il 2013 e il 2015. Inoltre, la coppia al VAR composta da Irrati e Guida è probabilmente la più affidabile in Europa. I presupposti, per avere un po’ di Italia in finale di Champions, ci sono tutti. E sarebbe già una piccola vittoria.

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