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Il CorSera e “il caso” Ilicic: forse la pandemia e le bare di Bergamo sono state troppo per lui

Non gioca dall’11 luglio. Attorno a lui si è alzata una barriera di silenzio. Gasperini dice: «Gli siamo vicini». L’ex traduttore: «Per me si è spaventato con la pandemia. Tutti quei morti gli avranno ricordato la guerra»

Il CorSera e “il caso” Ilicic: forse la pandemia e le bare di Bergamo sono state troppo per lui

Il Corriere della Sera si interroga sul mistero che avvolge la scomparsa dal campo del bomber dell’Atalanta Ilicic. Come già aveva fatto qualche giorno fa SportMediaset. Probabilmente, scrive, la pandemia e le immagini dei camion dell’esercito che portano via bare su bare, a Bergamo, sono state troppo per lui. Non è riuscito a superare lo shock.

“L’epicentro della pandemia, il conteggio dei morti, il suono delle sirene, i camion dei soldati che di notte trasportano le bare via da Bergamo. Forse è stato troppo. Troppo tutto assieme e troppo velocemente”.

Ilicic non gioca dall’11 luglio contro la Juventus. Non si sa quando tornerà in campo. Non ci sarà per la Champions, probabilmente neanche all’inizio della stagione prossima. E dall’interno della società bergamasca i messaggi sono inquientanti.

Due parole sussurrate dal suo allenatore Gian Piero Gasperini, «gli siamo vicini», altre che rimbalzano «problemi personali» e che come succede quando il mistero è fitto hanno preso la forma di bufale”.

Una di queste è quella che parla di una possibile crisi del suo rapporto coniugale.

Non si sa cosa sia successo.

Attorno si è alzata una barriera di silenzio che sa di protezione. E di rispetto per un ragazzo che non si sa cosa abbia, ma che di sicuro sta soffrendo”.

Il suo manager, Amir Ruznic, interpellato dal quotidiano, non risponde:

«So già cosa mi vuole chiedere, ma io non parlo. Clic».

A parlare, invece, è Antonio Sivec, interprete di Ilicic quando era a Palermo.

«Ogni tanto lo chiamo per sapere come sta, ma adesso non mi ha risposto. Cosa sta succedendo? Per me si è spaventato con la pandemia. Ma non per sé, per le sue bambine. Lui con loro vuole essere il padre che non ha mai avuto. Tutti quei morti gli avranno ricordato la guerra… sarà sconvolto, altra spiegazione non esiste; questa è paura, paura che ti blocca le gambe».

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