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Sarri: “L’unico con cui litigo è Gonzalo. Deve essere trattato cosi per tirare fuori il meglio di sé”

In conferenza stampa: “Sarà un mese durissimo. Tutti parlano della nostra rosa larghissima ma nell’ultima gara i convocati erano 21 di cui 3 portieri e 4 dalla primavera”.

Sarri: “L’unico con cui litigo è Gonzalo. Deve essere trattato cosi per tirare fuori il meglio di sé”

Maurizio Sarri ha presentato in conferenza stampa la partita di domani della Juventus contro il Milan.

Non dovrebbero creare nessun tipo di rilassamento i risultati di Lazio e Inter. E’ facilissimo in questo momento sbagliare una partita e può capitare a chiunque. Nessuna delle squadre è in grandissima condizione fisica e l’aspetto mentale, giocando ogni 3 giorni diventa delicato e risultati non scontati possono venire fuori. Sarà un mese durissimo”.

Sulle scelte di formazione e gli indisponibili.

Le soluzioni più ovvie sarebbero Higuain davanti e Rugani in difesa. Tutti parlano della nostra rosa larghissima ma nell’ultima gara i convocati erano 21 di cui 3 portieri e 4 dalla primavera. Kedhira e Alex Sandro hanno fatto una bella fetta di allenamento insieme agli altri ma non sono ancora in condizione di poter giocare dall’inizio. Oggi vedremo e poi decideremo”.

Su Ramsey.

“Ramsey è sempre un’opzione. E’ un giocatore che ci dà palleggio e ci dà soluzioni offensive anche come centrocampista. Potenzialmente è quello che della mediana segna di più e nell’ultima gara non è entrato solo perché avevamo bisogno di uno stabilizzatore come Matuidi”.

Su Higuain:

“Tutti dicono che durante la stagione ho litigato un po’ con tutti. In realtà l’unico con cui litigo è Gonzalo. Lui necessita di essere trattato cosi per tirare fuori il meglio di sé. Mentalmente sta meglio, fisicamente non so che tipo di tenuta possa avere in questo momento. Sembra stare meglio dal punto di vista mentale”.

Sulla Juventus:

“Come tutte le squadre abbiamo dei margini di miglioramento. Nell’ultima partita abbiamo perso un po’ le distanze e abbiamo avuto difficoltà nella riconquista della palla e su questo si può lavorare molto. I margini di miglioramento ci sono indubbiamente ma sono contento di quello che ho visto fare alla squadra. In questo periodo però siamo consapevoli che possiamo migliorare ancora, anche se in questo momento è dura per tutti. La sensazione è che in questo momento non concediamo tantissimo però bisogna fare sempre attenzione. La fase offensiva dipende da tremila fattori e può essere condizionata dai giocatori. Una fase difensiva ottimale senza attenzione e applicazione vuol dire che alla base c’è una grande organizzazione”.

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