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Jorginho in crisi: il leader del Sarri-ball per Lampard è solo il re del passaggio laterale

Il Daily Mail prova a ragionare sui pro e i contro del re del torello (non perde mai la palla): per il tecnico dei Blues servono assist e azioni da gol e gli preferisce un 19enne

Jorginho in crisi: il leader del Sarri-ball per Lampard è solo il re del passaggio laterale

Processo a Jorginho. Il metronomo del “Sarri-ball” in questo momento vive una crisi di identità al Chelsea. Più che altro è il Chelsea che non ha ancora ben capito se gli serva o meno il re del passaggio laterale. Il fulcro del gioco di Sarri infatti dalla ripresa del campionato ha trovato pochissimo spazio con Lampard. E ora è al centro di un paradosso: costa troppo per avere mercato in questo momento, ma se il tecnico dei Blues lo continuasse a usare col contagocce sarebbe uno spreco tenerlo.

Intanto il Daily Mail prova il gioco delle due arringhe: i pro e i contro di Jorginho, per provare a capire se è un campione o un brocco, un “commerciante” di passaggi laterali o un time-setter capace di dettare i ritmi del gioco.

A Lampard piacciono i centrocampisti propositivi. Vuole gli assist. Che proprio non sono il forte di Jorginho. Fu criticato per questo persino sotto Sarri. Nel 2018-19, ad esempio, ha fatto 3.119 passaggi con una precisione dell’89,2%, ma senza fare nemmeno un assist in campionato, e con solo due gol in tutta la stagione. Le statistiche di Opta dicono che ha creato 30 azioni d’attacco, una media di meno di una a partita. Nell’orgia di infiniti passaggi che è il gioco di Sarri poteva avere un senso, ma Lampard vuole giocare in verticale. Jorginho ha provato a migliorare le sue statistiche con Lampard, e l’hanno dopo ha firmato quattro gol (tre rigori) e due assist in campionato. Non abbastanza.

“Jorginho – scrive il Mail – poteva funzionare nel ‘Sarri-ball’, ma forse non è il tuttofare che Lampard sta davvero cercando”.

Ma è anche vero che forse senza di lui, per esempio, il Chelsea non avrebbe raccolto i tre i punti al Selhurst Park contro il Crystal Palace. “Il suo ingresso in campo ha avuto un’influenza calmante su una squadra che bramava una leadership. Si è impadronito della palla e ha stabilito un ritmo adatto alla partita. Ha anche incoraggiato i compagni.

In allenamento non è mai cambiato. Nelle esercitazioni sui passaggi è sempre il migliore. “Raramente lo vedrai al centro del torello, non perde mai il pallone”.

Jorginho ha chiaramente un valore – scrive ancora il Mail – e Lampard lo sa, altrimenti non lo avrebbe ampiamente utilizzato all’inizio di questa stagione, quando è partito titolare in 23 delle 29 partite di Premier.

Eppure dal riavvio non è mai stato in campo dall’inizio. Lampard gli ha preferito Kante e anche il giovanissimo Billy Gilmour. Non sorprende quindi che ora si parli di un suo desiderio di andar via.

Ma è proprio il suo agente, Joao Santos, che sgonfia le operazioni: “È molto improbabile che arrivi un’offerta per Jorginho perché nessuno può permettersi di fare questo tipo di investimento sul mercato in questo momento”.

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