Il commento al pareggio di Bologna. “Una partita strana, diversa, spaccata a metà, in cui ognuno se n’è preso un pezzo (o un tempo) per scoprire poi che gli è rimasto pochino”
“Dov’è l’errore? E quando Bologna e Napoli si tuffano, ‘distrutte’, sotto una doccia per lasciare che anche l’ultima goccia di acido lattico scompaia, Mihajlovic e Gattuso staranno ancora lì a chiedersi cosa sia successo in quella partita strana, diversa, spaccata a metà, in cui ognuno se n’è preso un pezzo (o un tempo) per scoprire poi che gli è rimasto pochino”.
È l’analisi che fa il Corriere dello Sport della partita di ieri del Napoli contro il Bologna, finita in pareggio.
“Il Napoli paga tutto nella ripresa, proprio quando entrano le sue ‘stelle’ e il Bolgona, che ha già dato nel primo tempo, può persino rifugiarsi nei rimpianti, per essersi buttato via in quell’1-1 che spinge a sorridere, però sforzandosi”.
Il primo tempo è dominato dal Napoli-2, “figlio della rivoluzione totale di Gattuso, che ne infila otto nuovi rispetto al Milan, e ‘studia’”.
Poi qualcosa cambia nell’intervallo.
“Vai a capire cosa succeda nello spogliatoio, di questi tempi: però il Bologna esce cambiato dentro con baricentro più alto, con Soriano sempre più vivo, con Barrow elettrico, con equilibri ch’emergono nella corsa in avanti, per soffocare un Napoli che lo ha già fatto da solo, magari inconsapevolmente”.
Una partita spaccata quasi a metà.
“Resta un’eco sorda e risposte che serviranno eccome, per il Camp Nou del Napoli, per l’anno che verrà di Mihajlovic”