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Rivera e la staffetta con Mazzola a Messico 70: la mia panchina in finale fu politica

Intervista doppia a Oggi. Mazzola: la nostra rivalità è un’invenzione della stampa. Abbiamo fondato il sindacato assieme. Ma dovevamo andarci di nascosto per non essere insultati dai tifosi

Rivera e la staffetta con Mazzola a Messico 70: la mia panchina in finale fu politica
Rivera e Mazzola in Nazionale

Magari sulla panchina no, però Gianni Rivera annuncia che ora può allenare, “ho preso da poco il tesserino, se il Milan ha bisogno di una mano….”. In un’intervista doppia a ‘Oggi’, Rivera e Mazzola ricordano quell’Italia-Germania 4-3 e la staffetta di Messico 70. Sono passati 50 anni, e in tanti pensano ancora che i due fossero nemici.

“La rivalità con Gianni è stata un’invenzione della stampa a uso e consumo delle tirature. In realtà tra di noi c’è sempre stata stima reciproca. Le ricordo che assieme abbiamo fondato il sindacato calciatori. Sebbene dovessimo andare quasi di nascosto alle riunioni. Perche’ se i nostri tifosi ci vedevano insieme, partivano insulti per entrambi”.

L’ex capitano milanista è ancora arrabbiato per i 6 minuti che Valcareggi gli concesse nella finale:

Baratterei al volo quel mio quarto gol alla Germania in cambio della finale che non ho praticamente giocato… Io polemiche non ne feci allora, quando, in ossequio alle disposizioni del ct Valcareggi, entrai disciplinatamente in campo per quella manciata di secondi. E non intendo certo riaprirle adesso. Peraltro con l’allenatore rimasi in buoni rapporti. So che non ne aveva colpa. La mia panchina fu una decisione politica“.

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