ilNapolista

La Coppa Italia del 2014 vinta dal Napoli di Benitez

La semifinale con la Roma, sotto gli occhi di Maradona. Poi la finale contro la Fiorentina vinta 3-1: doppietta di Insigne

La Coppa Italia del 2014 vinta dal Napoli di Benitez

L’avventura del Napoli targato Rafa Benitez nella TIM Cup 2013/2014 parte dagli ottavi di finale.

Al San Paolo il 15 gennaio 2014 arriva un’Atalanta imbottita di riserve ma che, inizialmente, mette in gran difficoltà gli azzurri. Ed infatti sono gli orobici a passare in vantaggio con il folletto De Luca pronto a sfruttare un buco al centro della difesa di Britos. Ma è la notte di Josè Maria Callejon. Il torero andaluso ribalta la sfida con uno straordinario diagonale ad incrociare su apertura della “meteora” Reveillere e, chiude la sfida con un taglio alle spalle della difesa bergamasca su verticalizzazione di Inler. Nel mezzo un goal di Insigne contestato dalla panchina bergamasca ma apparso regolare anche alla moviola. 3-1 il risultato finale e così gli azzurri si regalano la Lazio, detentrice del trofeo.

Ai quarti al San Paolo arriva un Napoli in leggera flessione, reduce dai deludenti pari con Bologna e Chievo in campionato. La sfida è dura, equilibrata e gli azzurri sfiorano il goal con Jorginho che prende il palo nel primo tempo. Il secondo tempo vede un Napoli arrembante che, finalmente, trova il vantaggio all’83°minuto con un tiro cross di Callejon deviato di tacco dal Pipita Higuain. Da segnalare la polemica uscita dal campo di Insigne al momento della sostituzione con Mertens che conferma il rapporto complicato di Lorenzo con la sua gente.

1-0 e Napoli in semifinale con la doppia sfida contro la Roma alle porte. È una Roma che contende al Napoli il secondo posto in classifica, una Roma modellata da Rudi Garcia che è ritornata ai massimi livelli. L’andata all’Olimpico, sotto una pioggia battente, vede i giallorossi piazzare un uno- due terribile con Gervinho ed una “lavatrice” di Strootman. 2-0 per i giallorossi a fine primo tempo ma, pronti via, la reazione degli azzurri nella ripresa è veemente e prima un errore dell’ex De Sanctis e poi un gran goal in slalom di Mertens riacciuffano la sfida che si chiude con un mortifero contropiede di Gervinho in chiusura di match per un 3-2 che lascia apertissimo il ritorno al San Paolo. Il 12 febbraio, sotto gli occhi di Diego Armando Maradona, si consuma una delle notti più belle dell’era Benitez. Gli azzurri soffrono inizialmente le folate giallorosse ma su cross di Maggio Callejon di testa sorprende Benatia e supera De Sanctis.

Il secondo tempo è apoteosi azzurra con Higuain e Jorginho a chiudere i conti ed il Diez in tribuna a fare il segno del tre nel delirio della torcida azzurra.

Ultimo capitolo, la finale.

È la Fiorentina a sfidare gli azzurri per la conquista del trofeo. L’anticamera della sfida è tragica per le confuse notizie che arrivano dall’esterno sugli scontri tra tifosi napoletani e forze dell’ordine. Si gioca, per motivi di ordine pubblico e perché la posta in palio è importante. The show must go on.

In campo è partita vera ed una doppietta di Insigne, innescato da un sontuoso Hamsik, dipinge di azzurro il match ma, a fine primo tempo Vargas accorcia le distanze per i viola. Per il Napoli inizia una ripresa di sofferenza con l’espulsione di Inler e la clamorosa occasione fallita da Ilicic a tu per tu con Reina. L’assolo di Mertens chiude i conti portando a Napoli la quinta Coppa Italia, dal sapore amaro, della storia.

ilnapolista © riproduzione riservata