Song smonta la retorica: «Ho accettato il Barcellona per soldi, non mi importava di non giocare»

Su Instagram: «Sapevo che avrei garantito un futuro alla mia famiglia. Una volta comprai la stessa auto di Henry. Dopo due mesi, la restituiii. Stavo spendevo tutto in benzina»

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L’ex calciatore del FC Barcelona Alex Song stende il manifesto dell’antiretorica. Lo ha fatto nel corso di una conversazione Instagram live con il suo connazionale Pascal Siakam che gioca nell’Nba con Toronto.

Song ha spiegato in maniera fin troppo chiara perché ha firmato per il Barcellona per cui ha giocato dal 2012 al 2014. Prima, era all’Arsenal.

Quando il Barcelona mi ha offerto un contratto e ho visto quanto avrei guadagnato, non ci ho pensato due volte. Ho pensato che mia moglie e i miei figli avrebbero avuto una vita confortevole una volta terminata la mia carriera. Ho incontrato il direttore sportivo e mi ha detto che non avrei giocato molte partite ma non mi importava, sapevo che sarei diventato milionario.

Song ha raccontato la vita dei calciatori.

La maggior parte dei calciatori vive oltre i loro mezzi. Sono stato nell’Arsenal otto anni, ma ho iniziato a guadagnarmi da vivere solo negli ultimi quattro, quando ho capito che stavo sprecando troppi soldi. Un giorno ero all’allenamento e ho visto Thierry Henry presentarsi con un gioiello di automobile. Mi sono detto che volevo la stessa macchina. Sono andato alla concessionaria e l’ho comprata. Sono stato costretto a restituirla dopo due mesi, tutti i miei soldi stavano andando via.

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