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Orsato ebbe 8,5 nella pagella della commissione arbitri per Inter-Juventus

Nel suo libro “L’uomo nero” l’ex arbitro Gavillucci pubblica la scheda di valutazione di Orsato di quella partita. Segnalato l’errore su Pjanic

Orsato ebbe 8,5 nella pagella della commissione arbitri per Inter-Juventus
L'espulsione di Pjanic

Siamo all’opera d’arte. La vicenda Orsato assume tratti felliniani. L’ex arbitro Claudio Gavillucci ha appena pubblicato – per Chiarelettere – il libro “L’uomo nero”. Gavillucci fu l’arbitro che sospese Sampdoria-Napoli per cori razzisti e poi non ha più arbitrato. È stato estromesso dall’associazione arbitrale. Nel libro spiega come funziona il sistema arbitri che da undici anni è un feudo di Marcello Nicchi. Ne parleremo.

Adesso però vi forniamo la scheda di Orsato per la famigerata Inter-Juventus. Gavillucci la pubblica nel libro. L’osservatore – di cui cancella il nome – assegna 8,5 a Orsato. L’8,5 nel linguaggio arbitrale equivale a 7: una partita buona (il range va da 8,2 a 8,7). Sopra, ci sono soltanto ottimo ed eccellente. Ovviamente Gavillucci spiega che dietro il voto c’è un lavoro, noi possiamo definirlo massaggio.

L’osservatore però non se l’è sentita di dire che è stato giusto non ammonire per la seconda volta per quella entrata da karateka. Scrive:

“dovrei però rilevare un mancato provvedimento disciplinare per Pjanic (sarebbe stato doppia ammonizione) al 12′ secondo tempo: non mi sembra vi sia alcun dubbio circa un intervento assolutamente falloso e senza possibilità alcuna di contendere il pallone ma solo di “abbattere” l’avversario.

Nel resto del referto si elogiano la personalità e la direzione di gara di Orsato. “Si è sempre dimostrato all’altezza del compito affidatogli, senza alcuna titubanza”. E ancora: “In un contesto generale denso di difficoltà la prestazione la giudico sicuramente di spessore anche se macchiata da un unico episodio che doveva e poteva essere giudicato, a mio avviso, differentemente (mancata doppia ammonizione a Pjanic).

Nel libro Gavillucci scrive:

In conclusione, il voto dell’osservatore è buono, ottima la forma e ampia l’affidabilità. Giudizio confermato dall’organo tecnico presente in tribuna il quale è certo che “Daniele saprà superare questo momento di grandi polemiche per tornare più forte di prima”. Da quel 28 aprile 2018 alla fine del campionato Orsato non ha più avuto nessun ruolo in campo, terminando di fatto il suo campionato quattro domeniche prima.
A distanza di quasi due anni non ha ancora diretto l’Inter. Una scelta che suona come una condanna e che non tiene conto delle pressioni a cui già club e tifoserie sottopongono i fischietti. Nessuno sa che per diversi giorni dopo quella sfida Daniele, ex compagno di stanza in ritiro e amico, è stato bersaglio di pesanti minacce.
Un solo errore non può pregiudicare una carriera né giustificare in alcun modo insulti o intimidazioni. Cercare l’infallibilità in un arbitro è come chiedere a un calciatore di non sbagliare mai un rigore. Eppure sorprende la differenza di valutazione tra l’Aia e la stampa. La Gazzetta dello sport dà un 4 a Orsato, per il Corriere dello sport il voto è 3 dato che le sviste, di cui non c’è traccia nel referto, sono «colossali». Il Corriere della sera definisce il suo arbitraggio un pianto e gli dà un 4, Tuttosport è più clemente (voto 5) ma definisce l’errore più grave la «reiterata non espulsione di Pjanic».

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