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Il libro di Gavillucci: «L’arbitraggio di Orsato fu giudicato buono. Se vai al Var, c’è una penalità»

Sul Fatto quotidiano. L’ex arbitro: «Le classifiche interne sono gestite in modo insindacabile da Nicchi. Penalità quando si va al Var, pure se la decisione è corretta»

Il libro di Gavillucci: «L’arbitraggio di Orsato fu giudicato buono. Se vai al Var, c’è una penalità»

Sul Fatto quotidiano Lorenzo Vendemiale recensisce “L’uomo nero” il libro dell’ex arbitro Claudio Gavillucci. Sospese Sampdoria-Napoli per cori razzisti e poi fu espulso dall’associazione gestita da undici anni da Nicchi che muove le pedine a piacimento e che si avvia al quarto mandato. Racconta nel libro che era in fondo alla classifica di rendimento ma racconta anche che quella classifica viene redatta in maniera insindacabile dai vertici arbitrali, a loro insindacabile giudizio.

Era ultimo per 0,016 in una classifica segreta e insindacabile. Dove i migliori, gli internazionali, risultano infallibili, pagano solo i più deboli. Un esempio su tutti: la disastrosa prestazione di Daniele Orsato nella famosa Inter-Juventus che consegnò ai bianconeri lo scudetto, fu valutata buona, la sua forma ottima, ampia l’affidabilità.

Gavillucci svela anche che

un arbitro viene penalizzato ogni volta che ricorre al Var, anche se lo fa nel modo giusto.

 

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