Il presidente del Coni: «C’è differenza tra il calcio e gli altri sport. Molti atleti mi hanno chiamato arrabbiati perché sono stati isolati per due mesi e hanno sempre rispettato le norme»
Il caso delle partitelle della Lazio documentate dal Corriere della Sera è stato discusso durante la Giunta Coni, alla presenza di Spadafora. Il Corriere della Sera scrive che il ministro dello Sport
“è apparso irritato per l’episodio (tra l’altro non ha mai avuto un grande feeling con Lotito)“.
E riporta le dichiarazioni di Malagò che, di fatto, ha accusato il calcio di avere una scarsa propensione al rispetto delle regole. Il capo del Coni ha detto:
«C’è differenza tra il calcio e gli altri sport, è un problema culturale. Se questo comportamento della Lazio è reale, significa che c’è poco rispetto per le regole del gioco. Stamani molte atlete e molti atleti mi hanno chiamato arrabbiati perché sono stati isolati per due mesi e in questo periodo hanno sempre rispettato le norme. E anche all’interno della Giunta qualcuno ha sottolineato come ci sia chi ha trasgredito alle norme di legge».
Malagò ha continuato:
«Ha fatto bene Gravina a istituire subito il pool ispettivo, è stato un atto dovuto da parte sua, anche se credo che all’atto pratico non sia facile individuare i responsabili di eventuali atti di violazione normativa da parte della Procura. Il problema, semmai, potrebbe riguardare anche la giustizia ordinaria, civile e penale».