La Premier spaccata sui campi neutri, dovrà ridare 390 milioni alle tv perché si giocherà a porte chiuse

Calcio nella bufera in Inghilterra: è salito a 12 società il fronte del no ai campi neutri. Tra i contrari anche Chelsea, Arsenal, Tottenham, Leicester, Newcastle ed Everton

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I club della Premier League dovranno ridare circa 390 milioni di euro alle tv, anche se la stagione riprendesse a porte chiuse. Un rimborso motivato dal fatto che le partite non si svolgeranno come previsto, senza tifosi e in orari diversi da quelli inizialmente programmati.

Le tv versano nelle casse della Premier circa 10 miliardi e mezzo per i diritti del triennio 2019-22. “Abbiamo aggiornato i club sulla situazione con le emittenti”, ha detto l’amministratore delegato della Premier Richard Masters. “Qualunque cosa accada, ci sarà una significativa perdita di entrate per i club. Questo è inevitabile”.

Intanto il fronte della spaccatura tra i club, sul piano per tornare in campo, è ormai netto. Tra i 12 club “ribelli” che chiederanno al governo di terminare la stagione nei propri stadi, ci sono anche delle big: il Chelsea, il Tottenham e l’Arsenal. Ma il Telegraph scrive che anche Leicester, Newcastle ed Everton non sono favorevoli a ricominciare il campionato in campo neutro.

In queste condizioni, l’unica mossa possibile per la lega è ridare la patata bollente nelle mani delle autorità, in modo da non aggravare le crepe già molto evidenti. L’ipotesi che si arrivi alla barricata è improbabile, ma per stessa ammissione di Masters per la prima volta i club hanno discusso della cancellazione della stagione.

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