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La Gazzetta di Cairo colpisce ancora Lotito (parte terza): “usa la Lazio per le sue aziende”

Il quotidiano insiste, stavolta il canovaccio è debole. È una sorta di best of: l’arresto con la pistola, Alitalia. Manca la gaffe con la comunità ebraica

Gli affari di Lotirchio

Lotirchio si nasce, Lotito si diventa.

Comincia così la terza puntata della saga “La Gazzetta dello sport contro Lotito”. Vi abbiamo raccontato le due precedenti puntate (la prima avrà strascichi giudiziari, avendo Lotito sporto querela). Ricordiamo – per i più sbadati – che Cairo è l’editore della Gazzetta e che già il Corriere della Sera (sempre di Cairo) fece lo scoop degli allenamenti “illegali” della Lazio.

Stavolta non c’è un vero e proprio filo conduttore. Il titolo è cinematografico: “Gli affari di Lotito”. Seguito da una velata accusa da capitalismo cinese: “Il suo business è la Lazio, così col club sostiene anche le altre aziende – Ascesa di un presidente che ha imprese piccole ma ambizioni molto grandi. Vive di calcio tra scandali successi e alleanze di Palazzo”.

In realtà più che delle sue aziende, si prova a tracciare il personaggio. Idea non originalissima, possiamo convenire.

Frasi del tipo: “Non più solo macchietta, ora è una potenza. A modo suo”.

Ricicciato l’arresto con la pistola

Il caso Zarate (bello caldo caldo), il tempo in cui passava gran parte del suo tempo in Federcalcio, l’asse con Tavecchio, l’accorod fiscale per diventare proprietario della Lazio – tema della prima puntata, ma non si sa mai.

L’unico passaggio che si riferisce al titolo è il seguente:

Se Lotito ha fatto bene ai conti della Lazio, la Lazio ha fatto altrettanto bene ai conti di Lotito: nell’ultimo bilancio del club biancoceleste sono registrate uscite per oltre 7 milioni e mezzo di euro a favore di società detenute in tutto o in parte dallo stesso Lotito per servizi di security, di pulizia, di mensa, di logistica aziendale, senza considerare i 4 milioni versati alla Salernitana, squadra gemella.

Viene ricordato l’arresto del 92, con la pistola in tasca (regolarmente denunciata), Calciopoli, addirittura i casi di mobbing nei confronti dei calciatori (clamorosa fu la lite con Pandev, aggiungiamo noi), Alitalia. Insomma tutto un po’ così, fino a riempire una pagina. Hanno dimenticato la clamorosa figuraccia rimediata con la comunità ebraica romana ma forse ne faranno una puntata a parte. 

 

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