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In Austria la capolista penalizzata di 6 punti per “allenamento di gruppo”. Immaginate in Italia?

Per una cosa simile era finita sotto accusa la Lazio, ma in Austria col fair play non si scherza. E ora il Lask riparte secondo, a 3 punti dal Salisburgo

In Austria la capolista penalizzata di 6 punti per “allenamento di gruppo”. Immaginate in Italia?

Pensate se alla Lazio, per lo scandalo “partitelle” vietate a Formello, avessero tolto 6 punti dall’attuale classifica. Probabilmente Lotito si sarebbe incatenato all’Altare della Patria. In Austria, per tener fede al rinomato rigore teutonico, problemi non se ne fanno, e penalizzano – appunto – di 6 punti il Linzer ASK, capolista della Bundesliga, facendolo scivolare a tavolino al secondo posto. Ora il LASK è a tre punti dal Salisburgo con il campionato che riprende il 2 giugno.

La Federcalcio austriaca ha punito gli allenamenti segreti del Linzer ASK: per quattro volte in tre settimane si erano riuniti di notte violando le regole di distanziamento previste dal governo. Invece dell’allenamento consentito solo in piccoli gruppi, i video “rubati” grazie ad una telecamera posizionata nel centro sportivo, mostravano sessioni di allenamento di gruppo. Un po’ come il caso della Lazio a Formello  “Uno scandalo senza precedenti”, aveva scritto la stampa austriaca. Oltre alla penalizzazione in classifica, il club dovrà pagare anche una multa di 75.000 euro (parte dei quali sarà girato ad un fondo per aiutare il calcio minore in difficoltà per la crisi).

Il LASK – che aveva già chiesto scusa chiedendo clemenza (“Non abbiamo mica ucciso nessuno…”) ovviamente non accetta la punizione e ha annunciato un appello.

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