Il sospetto della Figc: i club non vogliono giocare e usano la scusa dei ritiri
Repubblica: perché mettere in discussione un punto inserito già ad aprile nel protocollo? Dopo la lettera di Pozzo, lo scossone di Marotta

Un’uscita che segue la lettera di Pozzo dell’Udinese, che annunciava l’intenzione dei medici e dirigenti dell’Udinese di auto sospendersi e quindi impedire alla squadra di giocare, a causa dell’incertezza sulla responsabilità penale in caso di positivi fra giocatori e staff.
Appena 24 ore dopo il voto unanime con cui la Lega di Serie A chiedeva di ripartire con il campionato il 13 giugno, il vento è già cambiato e il timore dei vertici del calcio italiano è proprio che la mossa celi un intento: non tornare a giocare. Un cattivo pensiero sostenuto da una domanda: perché altrimenti sollevare dubbi adesso su un punto inserito già nel protocollo di aprile?