Su Repubblica Napoli. Tecnicamente l’operazione compiuta si chiama “scalping”: consiste in una tosatura. Si è resa necessaria per l’assenza di partite. Il verde ricomparirà presto, entro al massimo una decina di giorni
Su Repubblica Napoli un piccolo giallo riguardante il manto erboso dello stadio del San Paolo. Ieri l’impianto di Fuorigrotta ha riaperto i battenti per accogliere l’atletica leggera e il prato è apparso di colore giallognolo, cosa che ha fatto scattare l’allarme sulle condizioni in cui dovrebbero tornare a giocare gli azzurri.
Ma a tranquillizzare gli animi è stata la società.
«C’è in corso una normale manutenzione».
Il quotidiano spiega che l’erba “non è stata in effetti bruciata dal sole o dal caldo, ma rasata di proposito qualche giorno fa in previsione della ripresa del campionato”. Riporta le parole dell’agronomo societario, Alberto Castelletti.
«Tecnicamente la operazione compiuta si chiama “scalping” e consiste appunto in una tosatura. Il verde ricomparirà presto, entro al massimo una decina di giorni: sufficienti per fare ritornare il campo perfetto».
Il quotidiano continua:
“Il loglietto è l’erba invernale e di solito viene consumata dal calpestio dei calciatori, in primavera. Ma quest’anno per tre mesi non ci sono state partite e la situazione è cambiata radicalmente: per questo s’è resa necessaria la rasatura, propedeutica alla semina della gramigna estiva. Ora la natura farà in fretta il suo corso”.