ilNapolista

La BBC: «Calciatori non abituati a giocare 8 partite in 30 giorni, gli infortuni aumenteranno del 25%

Una ricerca condotta da Zone7, specializzata nella previsione del rischio infortuni, sui rischi in Premier League ma non solo

La BBC: «Calciatori non abituati a giocare 8 partite in 30 giorni, gli infortuni aumenteranno del 25%
Insigne a terra a Firenze dopo l'infortunio

I giocatori della Premier League, ma anche della Serie A e della Liga potrebbero avere il 25% di più possibilità di infortunarsi, a causa dell’intenso calendario a cui andranno incontro nella ripresa estiva. La Bundesliga è già oltre: a campionato riavviato il rischio di infortuni è aumentato del 266%.

Lo dice una ricerca condotta dalla piattaforma di intelligenza artificiale Zone7, specializzata nella previsione del rischio di infortuni e che lavora con 35 squadre di calcio professionistiche in tutto il mondo. Lo studio mostra che giocare otto partite in un periodo di 30 giorni aumenta l’incidenza di infortuni del 25% rispetto a giocare da quattro a cinque partite nello stesso lasso di tempo. E che solo il 4% dei giocatori in una stagione è soggetto a una tale serie di partite in un tempo così ristretto.

Ma non è solo il calendario congestionato a destare preoccupazione: le squadre hanno avuto poco tempo per tornare in forma, e il clima estivo non aiuterà di certo. Esaminando i dati di 11 squadre professionistiche di alto profilo delle ultime due stagioni, Zone7 ha scoperto che quando il periodo di preparazione si accorciava, a causa di un torneo internazionale o dell’ingresso in una competizione europea, il 75% delle squadre aveva una maggiore prevalenza di infortuni nella prima metà della stagione rispetto a quelli che avevano più tempo di preparare la stagione.

Flaminia Ronca, fisiologa dell’Institute of Sport, Exercise and Health, parte dell’University College di Londra, sta lavorando con i giocatori della Premier League per valutare quali rischi per la salute possono affrontare al ritorno dopo la sospensione. E dice: “È possibile che i giocatori abbiano perso fino al 15% della loro forma fisica, che ora devono riguadagnare in brevissimo tempo. E penso che sia proprio qui che la scienza dell’allenamento diventa così cruciale. Gli allenatori dovranno essere molto creativi e combinare i metodi di allenamento più efficaci con i metodi di prevenzione degli infortuni più sicuri, il tutto condensato in questo arco di tempo molto stretto”.

ilnapolista © riproduzione riservata