ilNapolista

Due nodi da sciogliere per il Protocollo della ripresa della Serie A

Spostamenti sicuri e conseguenze di un nuovo caso positivo, sono questi i dubbi a cui il comitato medico-scientifico cercherà di trovare una risposta

Due nodi da sciogliere per il Protocollo della ripresa della Serie A

Fra domenica e lunedì dovrebbe esserci il confronto tra il Comitato tecnico-scientifico del governo, la commissione medica della Figc e la Federazione Medico-Sportiva, alla ricerca di un’intesa per il protocollo medico che permetta di chiarire definitivamente se il calcio in Italia può ripartire in questa stagione o meno.

Sono due temi fondamentali che preoccupano e creano scetticismo

Una guarda già alle partite e riguarda la possibilità che gruppi di 50-60 persone si possano spostare per l’Italia, da una regione all’altra, in corridoi protetti e negativizzati è stata considerata velleitaria.

Ma il dubbio fondamentale da sciogliere è quello relativo all’eventualità di una positività in corsa.

Secondo il documento elaborato dalla Figc, in caso di nuova positività, l’isolamento andava previsto per il solo contagiato, mentre per tutti coloro con cui era entrato in contatto sarebbero bastati tamponi ripetuti a distanza di tempo. La Fmsi invece prevede la quarantena per tutti ed è chiaro che fermarsi due settimane significherebbe azzerare il progetto ripartenza. Perché uno stop del genere stroncherebbe un calendario che dovrebbe procedere a tutta velocità per arrivare al traguardo del 2 agosto, la scadenza Uefa per terminare i campionati

Restano ancora dubbi di natura etica sulla ripresa del calcio che comporterebbe un massiccio impiego di tamponi, bene raro e prezioso in questo momento

ilnapolista © riproduzione riservata