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The Athletic elogia Davide Ancelotti: «Ha conquistato l’Everton, sarà un grande allenatore»

Un lungo articolo con una fonte interna al club: «Ero preoccupato del suo arrivo ma poi ho visto la sua prima esultanza. I giocatori lo cercano». Ha conquistato tutti col lavoro, la disponibilità e la bravura

The Athletic elogia Davide Ancelotti: «Ha conquistato l’Everton, sarà un grande allenatore»
L'esultanza di Davide Ancelotti al gol di Calvert-Lewin nella prima partita sulla panchina dei Toffees

Bisogna stropicciarsi gli occhi mentre si legge l’articolo che The Athletic ha dedicato a Davide Ancelotti. Viene da sorridere pensando a quel che a Napoli scrissero di lui. Di tono semplicemente opposto il profilo che il giornale sportivo on line dedica al nuovo vice allenatore dell’Everton. Uno dei due assistenti del padre Carlo, l’altro è Duncan Ferguson bandiera del club, l’uomo che ha guidato i Toffees nelle due partite di interregno dopo l’esonero di Silva e con cui gli Ancelotti hanno molto legato.

L’articolo è molto bello. Inizia con l’immagine dell’esultanza di Davide Ancelotti nella partita d’esordio a Goodison Park. Lui che salta sulla schiena del padre e lo abbraccia dopo il gol in tuffo di Calvert Lewin mentre Ferguson gioisce dietro di loro.

C’è una fonte che accompagna il giornalista. Viene definito come un uomo dell’Everton. È la voce narrante del pezzo. E dice che «sì all’inizio ero preoccupato sia per il nepotismo sia per le sue qualità, non sapevo se fosse all’altezza del lavoro. Ma quando ho visto quell’esultanza, ho capito che non era qui per lo stipendio».

The Athletic racconta che Davide, giorno dopo giorno, è diventata una figura sempre più centrale nel club.

«Dopo la vittoria a Newcastle, ho notato che i giocatori uscendo non davano solo il cinque a Carlo ma andavano a d abbracciare Carlo. Sono segnali importanti, come Duncan che continua a lavorare con lui e lo rispetta. Poi di alcune cose ti rendi conto sul campo di allenamento, piace ed è rispettato dai giocatori. Lui e Duncan imparano l’uno dall’altro ed entrambi assorbono da Carlo».

«Non sono venuti col loro ego imponendo un sistema di gioco che avrebbe avuto bisogno di molto tempo per essere appreso, hanno capito che c’era necessità di punti subito. E anche questo è Davide. Nessun grande go. Intelligente e laborioso». E impressive. Impressive è meglio lasciarlo in inglese, rende di più.

The Athletic scrive delle accuse di nepotismo che hanno accompagnato Davide nella sua carriera ma ricorda anche i suoi alti punteggi universitari e nei due esami Uefa.

L’articolo si sofferma sulle differenze rispetto alla gestione di Marco Silva. E sottolinea come prima ci fossero i gruppetti, le cricche portoghesi e le barriere linguistiche. E invece con gli Ancelotti no. Davide parla inglese, italiano, spagnolo, francese e tedesco. Carlo ha detto a tutto il suo staff che bisogna comunicare solo in inglese. Questo cambio di clima – sempre all’insegna della serenità e mai della pressione – è descritto dall’articolo come la novità più importante portata al club dalla famiglia Ancelotti.

“Davide non parla solo di calcio con i giocatori, ha tenuto con loro una serie di incontri individuali. L’impressione – scrive The Athletic – è che si sia creato un legame vero con la squadra”.

Al Bayern non tutti gradirono le uscite a cena di Davide di volta in volta con vari calciatori. L’eccessiva familiarità non veniva vista di buon occhio, è come se abbassasse la linea di separazione tra assistente e giocatore. All’Everton no.

The Athletic scrive che non chiama Carlo papà, che ha col papà un rapporto non di sussiego ma basato sullo scambio, che ha conquistato tutti con il suo comportamento diligente

L’articolo cita anche il preparatore atletico Francesco Mauri, le sue sessioni di 75 minuti, il suo ruolo chiave e lo studio particolareggiato che viene effettuato su ogni singolo calciatore.

L’articolo si conclude con un pensiero della fonte interna all’Everton: «Davide Ancelotti sarà un allenatore e andrà lontano, ha accumulato tanta esperienza, ha lavorato con i migliori giocatori, ha visto cose che tante persone non riescono a vivere in una vita intera di calcio». Prosegue l’articolo: con lui la famiglia Ancelotti rimarrà nell’élite.

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