La Cancelliera parla dieci minuti e risponde alle domande. « È essenziale rimanere disciplinati. È presto per sapere se potremo andare in vacanza in Europa»
È durato dieci minuti il discorso di Angela Merkel sulle decisioni del governo federale in merito all’emergenza coronavirus. Niente papielli inutilli. E alle domande risponde in maniera stringata e precisa. Un altro mondo.
La Cancelliera ha parlato di “scelte difficili” a proposito delle decisioni da prendere in merito alla vita pubblica. «Non esiste un modello per la sfida al virus»
Ha ringraziato i tedeschi per il loro sostegno e la loro collaborazione alle misure prese contro la pandemia.
«Ogni allentamento delle restrizioni fa sì che la gente si muova di più. Per questo motivo dobbiamo tenere costantemente sotto controllo gli effetti dell’allentamento. Dobbiamo continuare a essere disciplinati, rispettare le distanze e le misure igieniche. Se la curva delle infezioni dovesse diventare più ripida, il governo federale e i Länder devono essere pronti a reagire».
Ha detto che la discussione di oggi è solo un passo intermedio, un pacchetto più ampio sarà adottato il 6 maggio (compresa la decisione relativa al calcio, ndr).
«I grandi eventi sono vietati fino al 31 agosto. Eventi sportivi più grandi, festival popolari con spettatori, concerti più importanti, festival, ed eventi di luna park: dovranno rimanere proibiti per molto tempo», ha detto Merkel..
Ha ringraziato le chiese e le comunità religiose per il loro “eccellente approccio”. Si potrà tornare alla funzione religiosa, si riapriranno i parchi giochi, si apriranno i musei, i giardini zoologici e i giardini botanici, a condizioni rigorose.
Il 6 maggio, Merkel annuncerà le decisioni sui Kitas (una sorta di doposcuola) e sulle scuole.
Un’altra riunione successiva riguarderà anche la riapertura dei ristoranti. «Non abbiamo ancora fissato un appuntamento», ha detto Merkel
Ha ricordato che le restrizioni sono legate a “grandi difficoltà” per l’economia. Ma anche gli interessi dell’economia saranno facilitati se il governo non sarà costretto a inasprire ulteriormente le restrizioni imposte dalla ripresa delle infezioni.
Alla domanda sulle vacanze, risponde: «Oggi non riesco a dare una risposta. La domanda “se si può viaggiare in Europa” è prematura, anche alla luce delle restrizioni ancora più ampie imposte dai paesi europei vicini».
Alla domanda sul ruolo dei bambini nella trasmissione del contagio, ha risposto: «La regola è che se c’è qualcosa che non so, non sempre parto dal caso più favorevole. Quel che mi fa correre meno rischi è la prudenza»