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L’Independent racconta l’AlbinoLeffe: così il virus a Bergamo ha “riconvertito” il calcio

Il medico sociale fa il rianimatore in prima linea, molti nel club hanno perso amici e parenti: “Pensiamo alla comunità, il pallone è diventato un dettaglio”

L’Independent racconta l’AlbinoLeffe: così il virus a Bergamo ha “riconvertito” il calcio

Il medico sociale dell’AlbinoLeffe, il dottor Ivano Riva, è un anestesista rianimatore, abituato a lavorare in unità di terapia intensiva. Normalmente si assicura che i giocatori di una squadra di calcio siano in condizioni fisiche ottimali. Ora è in prima linea nella guerra contro una pandemia globale, e trascorre quasi ogni ora di ogni giorno all’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo.

Questo esempio di riconversione della quotidianità viene raccontata dall’Independent. Perché l’AlbinoLeffe rischia di passare dalla serie C al nulla per problemi economici, ed è stato investito in pieno dal contagio: “il padre del dottor Dario Lo Vetere, o la madre di Maurizio Pecis, l’allenatore della Primavera”, sono gli esempi che riporta il giornale inglese.

“Il virus ci ha colpito profondamente”, dice il centrocampista Carmine Giorgione, capocannoniere del club in questa stagione. “Molti dei miei amici, e parenti di amici sono stati colpiti dalla malattia. Sfortunatamente, alcuni ci hanno lasciato. Alla fine di questo incubo, tutto cambierà, incluso noi”.

Il calcio è diventato un dettaglio, anche per una società di calcio. Tutti all’AlbinoLeffe, vogliono solo aiutare il più possibile la comunità locale.  Ma ci sono, naturalmente, preoccupazioni per il futuro. L’impatto economico della crisi potrebbe rivelarsi fatale dannoso per un piccolo club con pochissimo sostegno finanziario. Secondo il direttore generale Simone Farina, esiste una possibilità molto reale il club possa scomparire.

La Covid-19 ha lasciato un segno indelebile sull’AlbinoLeffe, scrive The Independent.

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