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La Gazzetta: se si torna a giocare, possono saltare le rinunce dei giocatori agli stipendi

La Serie A non potrebbe giocare oltre il 30 giugno, serve una deroga. I club sarebbero costretti a una gara ogni tre giorni, calciatori a rischio infortuni

La Gazzetta: se si torna a giocare, possono saltare le rinunce dei giocatori agli stipendi
Ph Carlo Hermann/KontroLab

Dopo le linee della Uefa per la ripresa dei campionati e delle coppe, si guarda in. casa Italia. Cosa accadrà da noi? Cosa accadrà in Serie A?

La Gazzetta dello sport scrive che da noi c’è un limite invalicabile: il 30 giugno. Tutto dovrebbe essere chiuso per quella data. L’Italia non è come la Spagna e Inghilterra disposti a giocare anche ad agosto.

“Il calendario, se si riprenderà a giocare, diventerà un tetris; la data della fine della stagione incerta; sarebbero molte le norme da cambiare da parte di Fifa e Uefa”. Dal mercato alla scadenza dei contratti al 30 giugno, ad esempio.

Scrive ancora la Gazzetta che

Per chiudere entro il 30 giugno ci si dovrebbe allenare dopo metà aprile (molti giocatori sono andati via…) e riprendere a giocare il 7 o 16 maggio, costringendo i club a una gara ogni tre giorni. Con il rischio di infortuni per giocatori sotto stress agonistico.

Il nuovo campionato partirebbe subito dopo, “eliminando la preparazione fisica dei giocatori in una stagione che sarà
ricca di eventi, compreso l’Europeo, e dunque faticosa”.

Tornando a giocare, anche le rinunce delle mensilità di stipendio da parte dei calciatori potrebbero saltare.

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