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Dietrofront della Fifa: «Non possiamo prorogare d’ufficio i contratti che scadono il 30 giugno»

Un altro colpo alla Uefa. Che succederebbe il primo luglio nel caso in cui i campionati fossero ancora in corso? Il Napoli ha i casi Callejon, Mertens, Petagna e Rrahmani

Dietrofront della Fifa: «Non possiamo prorogare d’ufficio i contratti che scadono il 30 giugno»

Dalla Fifa arriva un altro colpo di piccone alla possibilità che si torni a giocare. Uno dei temi da tempo sul tavolo è quello relativo ai contratti che scadranno il 30 giugno. Che succede se i campionati e le coppe proseguono fino a luglio? Fin qui si è sempre detto che ci sarebbe stata una proroga, anche se più di un giurista si è mostrato scettico.

Adesso arriva la presa di posizione della Fifa attraverso il direttore dell’ufficio legale Emilio Garcia Silvero: «La Fifa non può prorogare d’ufficio i contratti che scadranno il 30 giugno. Il calciomercato non aprirà il primo luglio e i giocatori non potranno essere tesserati».

A questo punto la faccenda si complica. Anche lo scontro tra Fifa e Uefa cresce di livello. La Uefa vuole tornare in campo. La Fifa no, anche per tutelare i Mondiali in Qatar del 2022.

Senza proroga, se il campionato dovesse concludersi a luglio, che cosa succederebbe ad esempio con Mertens e Callejon? Il 30 giugno salutano? E nei casi di calciatori già acquistati, come ad esempio Petagna, chi li paga dal primo luglio: la vecchia squadra (in questo caso la Spal) dove è rimasto in prestito o la nuova (il Napoli)?

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