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Damascelli e le parole di Rezza: «Il calcio e la politica vogliono saperne più della scienza»

Al Giornale il suo commento alle reazioni alle parole dell’epidemiologo: «Hanno trasformato l’epidemiologo Rezza in un ultrà della Roma»

Damascelli e le parole di Rezza: «Il calcio e la politica vogliono saperne più della scienza»

Tony Damascelli, su Il Giornale, scrive tra il divertito e l’indignato della reazione del calcio alle parole dell’epidemiologo Giovanni Rezza che ieri – nella consueta conferenza stampa Istituto Superiore Sanità e Protezione civile – ha espresso dubbi sulla ripresa del campionato.

Comincia così:

Giovanni Rezza non è il custode dello stadio di Tampere. Nemmeno un opinionista da talk show televisivo. Giovanni Rezza è il Direttore del dipartimento Malattie infettive dell’Istituto superiore di sanità. C’è qualcuno più autorizzato di lui a trattare l’argomento del virus e dei rischi che questo comporta per l’attività dell’uomo? Lo escludo.

Cita le dichiarazioni di Rezza e commenta:

Per quasi tutti è chiaro, anzi chiarissimo ma ho scritto «quasi», apposta, conoscendo i polli del football, quelli che sono sicuri di essere intoccabili, quelli che tireranno fuori la tesi che Rezza è tifoso della Roma (già avvenuto, dacci oggi il nostro Diaconale quotidiano e non ci indurre in tentazione) e quindi ha gli interessi suoi ad annullare i giochi per favorire la “Maggica”,. (…) Pensate un po’ come siamo messi. La Scienza dice che non si debba giocare e la politica, invece, potrebbe smentire quell’ultra romanista e riaprire le porte.

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