Repubblica riporta che uno dei motivi, secondo l’ISS, è che in questa fase i contagi si sono sviluppati in ospedali e Rsa dove c’è maggiore concentrazione femminile
Cala notevolmente il numero dei contagi da coronavirus in Italia, negli ultimi giorni il trend sembra essersi avviato verso un lento decremento. Ma, come riporta Repubblica, anche altri dati cambiano dall’inizio dell’epidemia nel nostro Paese, uno molto interessante riguarda il sesso delle persone contagiate
la storia dell’epidemia di coronavirus si è ribaltata all’inizio di aprile. Prima i maschi erano i più colpiti, con 59 mila casi rappresentavano infatti il 54% dei positivi. In una ventina di giorni di questo mese, secondo l’Istituto superiore di sanità, c’è stata una netta prevalenza di donne, che ora sono il 51,4% delle persone colpite dall’inizio dell’epidemia. Il tutto, mentre la mortalità resta ampiamente sbilanciata dalla parte degli uomini, tra i quali c’è stato il 63,3% dei decessi. Del resto, è stato chiaro fin da subito come il coronavirus provocasse danni maggiori ai maschi.
Una delle spiegazioni, secondo Gianni Rezza, infettivologo dell’Istituto superiore di sanità, che sta studiando la cosa, potrebbe essere che in questa fase dell’epidemia il maggior numero di contagi sia arrivato dagli ospedali e dalle Rsa, luoghi dove si registra la maggiore presenza femminile.
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