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Se si ferma la Serie A, le coppe europee che fine fanno?

Repubblica: se si dovesse fermare il calcio in Italia le italiane in Champions ed Europa League dovrebbero giocare in campo neutro. La Figc spinge perché a decidere sia l’Uefa

Se si ferma la Serie A, le coppe europee che fine fanno?

Allo scaricabarile italiano – tocca alla Lega, no alla Figc, macché serve un decreto del governo – manca un pezzo: l’Europa. Se la Federcalcio domani dovesse decidere di fermare i campionati sul territorio nazionale, che fine fanno le coppe europee?

Il “rompicapo” è ben descritto da Repubblica: mentre si decide di chiudere la serie A, scenderanno in campo le squadre italiane impegnate in Champions ed Europa League. L’Atalanta a Valencia (a porte chiuse), per esempio. Ma di più: “uno stop imposto dal governo impedirebbe di giocare partite sul suolo italiano”. Tipo Inter-Getafe, andata degli ottavi di Europa League a San Siro.

Come si fa? “Servirebbe quindi cercare un campo neutro – scrive Repubblica – non è semplice però individuare un Paese disposto ad accogliere una squadra italiana, soprattutto se proveniente da Milano. Insomma, è un pasticcio. La Juve aveva provato a chiedere a Malta di ospitare l’incontro di Champions League del 17 marzo in casa col Lione, in vista di una potenziale chiusura del calcio: niente da fare, la possibilità è già stata scartata”.

La Figc quindi, mentre deve risolvere la questione italiana, è impegnata un “pressing asfissiante sull’Uefa”. Il tema è, in grande, lo stesso che in questo momento sta incendiando il calcio italiano: sia l’Uefa a prendersi la responsabilità di fronteggiare l’emergenza facendo sistema. “Rinviare l’Europeo di un paio di settimane almeno (oppure, perché no, al 2021) permetterebbe a tutte le federazioni, non solo quella italiana, di fermarsi per un mese e poi di recuperare le partite non giocate spalmando il calendario fino alla metà di giugno”.

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