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Gazzetta: caos Lega, Inter sola, 18 club favorevoli alla proposta di calendario. Il Napoli verso il no

Alle 10 il consiglio direttivo di Lega. Poi l’Assemblea, in forse per numero legale. I club si sono già espressi via pec (tranne il Napoli). Saranno presenti Atalanta, Juve, Sassuolo, Milan, Napoli, forse Fiorentina 

Gazzetta: caos Lega, Inter sola, 18 club favorevoli alla proposta di calendario. Il Napoli verso il no

Sulla proposta di calendario presentata dalla Lega lunedì c’è un sì schiacciante, scrive la Gazzetta dello Sport. Quasi un plebiscito. Un piano nato per evitare le porte chiuse che però sarà quasi certamente costretto a tornare all’ipotesi stadi vuoti.

“Alle 10 il consiglio direttivo di Lega anticiperà il mese di stadi a porte chiuse che verrà ufficialmente disposto dal governo”.

La Gazzetta spiega le posizioni dei club. Le 20 società interne alla Lega avrebbero dovuto rispondere via pec alla proposta di ri-calendarizzazione. Il verdetto che ne viene fuori è il seguente:

“L’Inter è quasi sola, il Napoli è l’altro club verso il no alla proposta di calendario della Lega. La Fiorentina ha invece dichiarato il suo sì lamentandosi però della collocazione serale del recupero di domenica con l’Udinese ed esprimendo la preferenza per un inizio alle 18”.

Dopo il duro attacco di ieri del presidente interista Zhang all’indirizzo di Dal Pino (sul quale la Lega si riserva di sporgere querela) Marotta ha scelto la via della diplomazia. L’ad nerazzurro ha scritto a tutti gli altri club per spiegare la posizione dell’Inter

“e provare a far saltare la proposta messa ai voti. La tesi è chiara: prima Inter-Samp, poi Juventus-Inter”.

Ma la stragrande maggioranza delle società si è ormai schierata, scrive la rosea,

“al punto di dire: vi abbiamo espresso ufficialmente come la pensiamo, non verremo a Roma per l’assemblea straordinaria”.

Un’assemblea a rischio per assenza di numero legale. Saranno sicuramente presenti, scrive la Gazzetta, Atalanta, Juve, Sassuolo, Milan, Napoli, forse Fiorentina.

La linea che sta prevalendo è quella di non alzare il livello dello scontro.

Per la Roma, ad esempio, ha parlato il ceo Guido Fienga:

«In un momento così difficile per il calcio italiano siamo rimasti sorpresi nel leggere i commenti attribuiti al presidente Zhang su Instagram».

Fienga ha espresso la necessità di mettere da parte gli interessi personali e pensare alla tutela della salute.

 

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