Damascelli: le partite rinviate sono l’epilogo di una commedia ridicola e recitata malissimo

Su Il Giornale. Il calcio italiano viaggia a braccio. La decisione di riservare Juventus-Milan ai residenti torinesi è una delle migliori gag del secolo

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Su Il Giornale Tony Damascelli commenta il rinvio delle sette partite di campionato deciso ieri dalla Lega Serie A. Una decisione che mostra il peggioramento continuo del governo del calcio italiano, scrive.

“Alla seriosità di facce segue la totale assenza di serietà nei comportamenti, nelle decisioni, nei provvedimenti. Il rinvio delle cinque partite di serie A era prevedibile ma non previsto. E’ arrivato all’ultimo secondo, come si usa quando si pagano la bolletta della luce o la contravvenzione, sperando che la scadenza venga differita”.

Si è aspettato il sabato per prendere la decisione, che presupponeva almeno tempi diversi e la consultazione delle parti. Tutte,”senza esclusione e interessi di parte”.

“Il rinvio era ed è opportuno ma avrebbe dovuto riguardare tutte le partite, come ha fatto la federcalcio svizzera che non è sotto schiaffo di presidenti e deve gestire un torneo che, se non ha uguale censo, non ha analoghe voragini finanziarie, vicine alla bancarotta”.

Il governo del calcio ha scelto la mezza misura, ovvero di rinviare alcune partite e confermarne altre.

“Il calcio italiano viaggia a braccio, come il teatro della politica. Non ha progetti lunghi, rinvia, proroga, le assemblee sono riunioni condominiali nelle quali non si trova l’accordo nemmeno sulla data di un anticipo. Dinanzi all’emergenza, il governo del football è entrato in fibrillazione, la decisione di riservare Juventus Milan di coppa Italia soltanto ai residenti torinesi è una delle migliori gag del secolo (avremo i pendolari del virus?)”.

Ora il calendario è pieno, anche perché la Serie A è partita in ritardo rispetto ad altri campionati e ha avuto la sosta natalizia.

“Se la sbrighino loro, le rose delle squadre sono ampie, gli allenatori multimilionari trovino la soluzione tecnica, si può giocare anche ogni tre giorni, come nei campionati del mondo o d’Europa. Le porte chiuse, le partite rinviate a pene di segugio, lo stadio aperto soltanto ai residenti, sono l’epilogo di una commedia ridicola e recitata malissimo”.

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