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Zola: «Maradona non lo cambio con nessuno. Gattuso sta costruendo qualcosa»

Intervista a La Stampa: «Con Diego si partiva già 1-0. Mi ha voluto bene. Barcellona? Non è al top, ha cambiato tecnico e modo di giocare e il Napoli ha già battuto il Liverpool»

Zola: «Maradona non lo cambio con nessuno. Gattuso sta costruendo qualcosa»

La Stampa intervista Gianfranco Zola. Ha giocato nel Napoli dal 1989 al 1993 e Maradona lo nominò suo erede. Il tema è, ovviamente, Napoli-Barcellona. Una sfida che per i napoletani, dice, sarà affascinante perché potranno vedere chi si è avvicinato a Maradona. Per lui, però, nessun dubbio: Diego è inarrivabile.

«Messi produce numeri mai visti, però Maradona non lo cambio con nessuno. Ne ho apprezzato anche il carisma dell’uomo, l’influenza su compagni e rivali».

Avere Maradona in squadra era come partire già sull’1-0, racconta.

«Nell’anno del secondo scudetto, appena arrivato a Napoli, mi colpiva come nel tunnel gli avversari pensassero solo a lui e non alla partita. Chi gli chiedeva la maglia, chi semplicemente lo guardava, eravamo già 1-0. Per non dire l’effetto su di noi: la sua sola presenza ci toglieva responsabilità».

Crescere accanto a Diego è stata una gran fortuna, racconta.

«Mi ha voluto bene, spesso si fermava a insegnarmi a calciare».

Il Napoli può farcela con il Barcellona?

«Gattuso sta costruendo qualcosa. Non dimentichiamo che questa squadra ha battuto il Liverpool e che anche il Barça ha cambiato da poco tecnico e modo di giocare. Non è al top».

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