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Sul gol Mertens si flette come in curva una MotoGp

Le dieci cosa da ricordare di Cagliari-Napoli. L’abbraccio tra Gattuso e Manolas è come quello tra Hulk e l’Uomo Roccia

Sul gol Mertens si flette come in curva una MotoGp

Uno. Elmas titolare. Gattuso ripete la mossa di San Siro in Coppa Italia per riproporre il Napoli umile e prudente da trasferta. Peraltro vedere Elmas in campo a Cagliari dà un’idea di volo. È come se il Cagliari giocasse al San Paolo con un calciatore che si chiama Capodichino.

Due. Al minuto 9 Callejón opera il suo solito taglio ma finisce in fuorigioco. Un momento storico. Eravamo ormai vicini a celebrare il quinto anniversario dell’ultimo fuorigioco dello spagnolo.

Tre. Al minuto 38 il tacco in avanzamento di Maksimovic. Esce imperioso dalla difesa andando incontro a un pallone vagante e se lo sposta verso sinistra di prima con il tacco. Una giocata principesca, di quelle che si vedevano fare ai vecchi bucanieri del campo Kennedy B. Sarà il giocatore con più palloni toccati. Alla Koulibaly vecchia maniera.

Quattro. Minuto 55. Zielinski ci prova da fuori area con un sinistro incrociato che Cragno allontana.

Cinque. Minuto 61. La sostituzione di Demme. Gattuso concede mezz’ora a Insigne per provare a capire se esiste la possibilità di affacciarsi dentro l’area, com qualche combinazione stretta sulla sinistra, o casomai anche solo per vedere un tiro a giro, pure se fosse da venti o venticinque metri.

Sei. Minuto 65. Il gol di Mertens. Quando prende la palla e punta dritto verso la porta, a piccoli passi, i suoi tipici passi che paiono balzelli, si affaccia subito la sensazione che qualcosa stia per succedere. Scambia a sinistra con Hysaj e quando la palla gli viene restituita, Dries si flette sulla destra come in curva in MotoGp. Così piazza sul palo lontano la palla della vittoria, girandosi in un secondo e 8 centesimi da 19 metri e 52 centimetri secondo lo Sky Tech.

Sette. Minuto 84. La parata di Ospina su tiro di Klavan. Finalmente fa il lavoro suo. Fino a quel momento ha giocato solo con i piedi. A fine partita conterà 37 palloni toccati, cinque più di Mertens e di Callejon. Come era già successo a San Siro.

Otto. Il Napoli torna in versione Ariston. Nel senso della marca dei congelatori. Riprende il suo lungo palleggio per non lasciare al Cagliari occasioni. Si vede anche Politano tornare indietro anziché affondare nell’uno contro uno. Funziona.

Nove. Minuto 90. Gattuso entra in campo per festeggiare la vittoria. Abbraccia Manolas e l’incontro diventa una cosa simile a un impatto fra Hulk e l’Uomo Roccia. Si battono i pugni dietro la schiena. Si vedono scintille.

Dieci. La mestizia di Demme quando a fine partita avverte: “Vogliamo fare 40 punti”. Una affermazione poi ribadita da Gattuso. La quota salvezza. “Pensiamo al Brescia e poi il Barcellona”. Abbiamo scavalcato il Cagliari e raggiunto il Bologna.

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