La squadra di Gattuso domina ma non concretizza. Errori di Milik e Zielinski poi una respinta di Ospina è fatale agli azzurri: ne approfitta Lapadaula. Palo di Insigne
Primo tempo. Napoli-Lecce 0-1.
In un clima di grande euforia, Gattuso propone alcune novità di formazioni: schiera tre nuovi acquisti – Demme, Lobotka, Politano – e il rientrante Koulibaly in coppia con Maksimovic. Di Lorenzo torna a destra. Per Meret due partite in porta possono bastare, tra i pali torna Ospina. Il San Paolo torna a essere pieno come non accadeva da Napoli-Brescia, le partite domenicali alle 12.30 e alle 15 sono le più seguite, complici ovviamente i prezzi popolari. Il Lecce di Liverani schiera Saponara – colui il quale Sarri disse che il campionato non se lo sarebbe potuto permettere.
Si gioca praticamente a una porta sola. Il Napoli attacca dalla Curva B verso la Curva A. Chiude il Lecce nella propria metà campo e crea anche qualche occasione ma Milik spreca un colpo di testa, poi lo imita Zielinski che fallisce anche un passaggio che sarebbe praticamente un gol. Il passaggio sarebbe stato per Milik. Politano prova a fare qualcosa, è volenteroso ma va spesso a sbattere contro il muro leccese.
Il Lecce si difende, mette il pullman ma non rinuncia a ripartire. I salentini di Liverani giocano la palla e in fatti anche loro si imbattono in un paio di disimpegni contemporanei che regalano palloni d’oro all’attacco del Napoli che non ne approfitta.
Alla mezz’ora il Lecce è incredibilmente andato in vantaggio con un tap-in di Lapadula su corta respinta di Ospina.
Il Napoli prova a reagire, colpisce un palo con Insigne che spalle alla porta prova un’intelligente rovesciata.