L’importanza di chiamarsi Inter: i nerazzurri fanno causa agli omonimi di Miami

Il club nato in Florida nel 2018 appartiene anche a Beckham. La società di Suning aveva richiesto già nel 2014 l'esclusiva sui diritti commerciali del brand negli Stati Uniti. Ora "l'altra Inter" potrebbe dover cambiare nome

Inter Miami

La prima volta che l’Inter si accorse dell’altra Inter, pubblicò una faccina perplessa su Twitter. Così:

L’altra Inter, che proprio in quei giorni stava nascendo, era l’Inter Miami, abbreviazione di Club Internacional de Fútbol Miami, venticinquesima squadra della MLS, il campionato di calcio USA. Appartiene, come socio di minoranza, anche a David Beckham.

L’Inter “originale”, quella di Milano, dopo la faccina sui social è passata alle vie di fatto. Perché “Inter” – secondo l’Inter – è un marchio commerciale, che identifica appunto solo i nerazzurri italiani. E ben quattro anni prima della creazione della squadra di Miami aveva richiesto l’esclusiva dei diritti commerciali sull’uso del termine “Inter” negli Stati Uniti. Per cui: via in tribunale per difendere il proprio buon nome. L’importanza di chiamarsi Inter è diventata una complicata sfida commerciale. Perché Inter, anche nel caso italiano, è l’abbreviazione di Internazionale ed è un nome abbastanza comune a livello sportivo.

Nel settembre 2018 la MLS ha depositato la domanda per la registrazione del marchio Inter Miami. E poi l’anno dopo un’opposizione formale alla prima richiesta fatta nel 2014 dall’Inter di Milano, proprio in virtù della palese non-originalità del nome in questione.

La prima decisione sulla diatriba l’ha presa lo United States Patent and Trademark Office, l’ente che si occupa dei brevetti negli Stati Uniti, che ha dato una prima ragione alla società di Suning. L’ente infatti ha respinto l’argomentazione della MLS capovolgendola: se “Inter” è così diffuso da non permettere al club milanese di rivendicarne l’uso esclusivo per quale motivo la Lega USA potrebbe possederne i diritti di proprietà?

L’Inter Miami, a meno di un mese dall’inizio del campionato nordamericano, potrebbe vedersi costretta a cambiare nome. Magari evitando altri sinonimi pericolosi, tipo Real o Atletico. O Milan.

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