Resta stabile il liceo classico. In calo i professionali e i linguistici. La Campania tra le regioni in cui si sceglie di più il liceo
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Ieri era l’ultimo giorno per le iscrizioni agli istituti superiori. Sul Messaggero i primi dati diffusi dal Miur circa i percorsi scelti dalle famiglie.
Innanzitutto, preferenza ai licei con conseguente degradamento degli istituti professionali. Un trend che ha caratterizzato già gli ultimi anni. A settembre, a varcare la soglia dei licei, sarà il 56,3% dei ragazzi (contro il 55,4% dell’anno scorso). Gli istituti tecnici sono invece passati dal 31 al 30,8%, mentre i professionali scendono dal 13,6% dell’anno scorso al 12,9%.
Tra i licei, boom per lo scientifico. A sceglierlo è stato il 26,2% dei ragazzi, rispetto al 25,5% del 2019/2020. Quasi un liceale su due.
Il classico riguarda invece il 6,7% dei ragazzi, con un calo dello 0,1% in un anno. Perde quota anche il linguistico con 8,8% (rispetto al 9,3% del 2019).
Il boom dei licei interessa soprattutto Lazio, Abruzzo e Campania.
Per quanto riguarda i tecnici, subiscono un calo dello 0,2%. Due ragazzi su tre hanno preferito il settore tecnologico a quello economico. Nei professionali, invece, il calo è maggiore (dal 13,6% del 2019 al 12,9% di quest’anno).
Il Veneto è la regione con il maggior numero di iscritti ai tecnici (38,7%). Il maggior numero di iscritti ai professionali si registra invece in Emilia-Romagna, seguita da Basilicata, Toscana e Campania.