Crosetti: «Sarri c’entra poco con la Juventus. A giugno o Allegri o Guardiola»

Su Repubblica. “Ma Pep costerebbe quasi quanto CR7. Mai, negli ultimi anni, la Juve aveva avuto tanti dubbi sul proprio gioco e sulla comunicazione tra calciatori e allenatore”

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Juventus' Italian coach Maurizio Sarri gestures during the Italian Serie A football match SS Lazio vs Juventus FC. (Hermann)

Maurizio Crosetti, su Repubblica, approfondisce la crisi della Juventus e fa il punto sul futuro di Maurizio Sarri in bianconero.

È un problema di integrazione tra mondi lontani: la solitudine di Sarri lo rivela, così come qualche frase non gradita in società, quella sulla maglia a righe e i rigori, quella sul Napoli (i “suoi ragazzi”). Sarri c’entra poco con la Juventus e viceversa, ma si sono scelti e adesso devono convivere anche se non potrà mai essere grande amore. Tuttavia nessuno pensa di esonerare Sarri ora, sarebbe assurdo (però la quota scommesse è scesa da 25 a 7,5), ma che il tecnico rimanga anche l’anno prossimo è in forte dubbio.  Senza la Champions verrà probabilmente cambiato.

Crosetti scrive che le alternative sono due: il ritorno di Allegri, “per ora sotto contratto”, o l’arrivo di Guardiola. Anche se per lui c’è da valutare l’impatto economico.

Il catalano guadagna 23 milioni di euro a stagione. Un triennale costerebbe dunque attorno ai 150 milioni, quasi come comprare un’altra volta Ronaldo.

C’è un problema di comunicazione tra Sarri e il mondo Juve.

Ci si chiede se la Juventus abbia davvero fiducia nel suo allenatore, e se sia disposta ad aspettarlo come fecero a Manchester con Guardiola e a Liverpool con Klopp, a lungo definito un perdente di successo. Mai, negli ultimi anni, i bianconeri avevano avuto tanti dubbi sul proprio gioco, sul disegno della squadra titolare e sulla possibilità che calciatori e allenatore possano intendersi davvero.

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