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CorSport: quasi parità tra Lautaro e Mertens, ma il belga ha fatto quasi scena muta

I ritmi bassi forse non hanno aiutato nessuno dei due. Però entrambi hanno provato a darsi da fare. Dries spesso troppo solo davanti

CorSport: quasi parità tra Lautaro e Mertens, ma il belga ha fatto quasi scena muta

Il Napoli vince a San Siro contro l’Inter ma tra Lautaro e Mertens finisce in parità, scrive il Corriere dello Sport. Con il belga in svantaggio, però, perché “ha fatto scena muta o quasi”.

L’unico lampo di Dries è stato l’assist per Zielinski alla fine del primo tempo, che però il polacco ha sprecato.

Molto più dentro la partita è apparso Lautaro, che “ha finito per scornarsi con i difensori avversari”.

“Ha tenuto botta, ha dato fastidio, ma senza mai trovare il lampo decisivo. Probabile che i ritmi bassi, del primo tempo in particolare, non abbiano aiutato né l’uno né l’altro. Anche se va riconosciuto che entrambi hanno provato a darsi da fare. In modo differente, evidentemente, visto che le caratteristiche sono diverse”.

L’argentino ha aggredito in pressing, non si è sottratto al contrasto, anzi, lo ha cercato. Il belga, invece,

“oltre ad un intermittente fastidio a Brozovic, si è proposto ai compagni per lo sviluppo della manovra. Si è mosso per sottrarsi alla marcatura, sia accorciando sia andando in profondità”.

Mertens ha mandato alta la palla ricevuta in avvio, al limite, da Callejon. Lautaro ha tirato senza troppa convinzione qualche minuto dopo. E’ stato più pericoloso sul traversone di Biraghi, ma la palla è finita sul fondo.

Mertens è apparso spesso troppo solo in avanti.

“Il Napoli si abbassava e si dedicava al contropiede, con Mertens spesso (troppo) solo là davanti. Così, il belga faceva da spettatore pure davanti al sinistro di Fabian Ruiz che sbloccava il risultato. Se possibile, la squadra partenopea diventava ancora di più solo difesa e ripartenze, ma con tanto campo tra sé e i compagni l’apporto di Mertens diventava nullo”.

Al contrario, Lautaro ci ha provato in tutti i modi, “ma ritrovandosi in una sorta di tonnara dentro l’area avversaria”.

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