Gli equilibri cambiano: il Barca non è più la squadra che aveva spaventato gli azzurri dopo il sorteggio, mentre la cura Gattuso ha fatto risorgere il Napoli

Paolo Condò sulla Gazzetta dello Sport non ha dubbi, il Napoli può giocarsela contro il Barcellona. Quando l’urna del sorteggio di Champions ha scelto la squadra spagnola per il percorso degli azzurri era sembrato chiaro che il Napoli fosse la squadra più debole e destinata alla disfatta, ama da allora sono cambiate molte cose
Nei cinquanta giorni passati da quel 16 dicembre, però, il panorama è cambiato su entrambi i fronti in modo importante, tanto che al fixing odierno il confronto sembra apertissimo. In realtà manca ancora tanto alle due partite: venti giorni all’andata e quaranta al ritorno, lo scenario fa ancora in tempo a cambiare. Ma in quale direzione? Le rispettive dinamiche autorizzano a pensare in quella ulteriormente favorevole al Napoli.
Il Napoli di Gattuso ha finalmente trovato la sua strada e la vittoria, in più gli innesti del mercato di gennaio hanno portato nuova linfa ed entusiasmo al gruppo. riportando il Napoli in corsa per obiettivi che sembravano oramai accantonati. Quello che accade in terra spagnola ha invece dell’incredibile per Condò, la disputa tra gli ex compagni di squadra Messi e Abidal ha fatto sprofondare il Barcellona in una crisi di identità e di risultati
Molte cose sono cambiate al Barcellona, dell’era Guardiola non è rimasto praticamente nulla, se non Leo e un paio di scudieri come Piqué e Busquets, poca cosa rispetto allo squadrone che a volte – forte del suo gioco – schierava undici uomini provenienti dal vivaio.
Al netto delle considerazioni generali tra la storia dei due club e dell’incertezza che una sfida diretta ha gli ottavi di Champions tra il Barca e il Napoli potrebbero riservare delle sorprese
Se c’è un momento nel quale il Barça è stato debole, è questo. E dunque sì, il Napoli può giocarsela.