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“Che meraviglia”, il coach Sacchetti al parco Kobe

La visita della Nazionale di pallacanestro al campetto di Montedonzelli che resta sempre inagibile

“Che meraviglia”, il coach Sacchetti al parco Kobe
Inaugurazione del Parco di via dell'Erba dedicato a Kobe Bryant (ph Carlo HermannKontrolab)

A Napoli le cose non accadono in maniera normale, a Napoli siamo sempre esagerati, enormi, clamorosamente mai banali! È bastata una scintilla a delle anime generose ed il parco di Montedonzelli è diventato in un attimo il Kobe Park più ammirato al mondo al quale non poteva non fare visita la nazionale italiana di pallacanestro. Avvolta da bambini, da colori azzurri si è trovata immersa dalla passione smisurata di questa città per il gioco a spicchi d’élite che manca da cinquantuno anni.

“Che meraviglia!”

Esclama coach Sacchetti appena varca la soglia del campetto e poi Spissu che si tuffa a fare selfie coi bambini. I palloncini scoppiettanti, Baldi Rossi e Ricci alzano i più piccoli sulle spalle. Il presidente Petrucci tocca con mano la forza di Napoli e sorride mentre de Magistris si lascia andare ad un commento sul Mario Argento che tocca il cuore sofferente di chi lo vede ancora distrutto. Napoli non è mai banale, Napoli non chiede in cambio, Napoli trascina con la sola arma che ha da sempre: passione incondizionata. Non fa niente se dopo mezzo secolo è venuta una nazionale sperimentale, e non fa niente se nonostante non ci siano big, giovedì il Palabarbuto sarà pieno poiché Napoli ha voglia di grande basket.

I Charlatans, la meravigliosa associazione partenopea che crea dal nulla gioia regalando campetti alle periferie, ha toccato le corde della città stendendo il drappo azzurro da Scampia a Pianura, dal Vomero a Fuorigrotta regalando gli occhi nuovi ai cuccioli a spicchi che riempivano Montedonzelli ma anche a professionisti non abituati alla forza emotiva di una città che ama la pallacanestro.

 

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