L’allenatore della Sampdoria ha chiesto scusa per i cori dei suoi tifosi, chiedere scusa non è affatto scontato, non lo fa mai nessuno

Fabrizio Bocca sulle pagine di Repubblica ci tiene a ritornare sulle parole spese da Claudio Ranieri sul finale di Sampdoria-Napoli, parole che lui definisce un “raro segno di civiltà” in una società in cui fa notizia la polemica sollevata da Commisso contro la classe arbitrale
le parole nottambule di Claudio Ranieri spariscono nella tempesta perfetta dell’arbitro prono al potere.
Ranieri ha banalmente chiesto scusa per i cori razzisti contro Napoli e i napoletani, ma chiedere scusa non è affatto scontato, secondo Bocca
non lo fa quasi nessuno. L’ipocrisia del calcio vuole che i propri tifosi siano sempre coperti: nessuno chiede scusa per i buu ai neri, per gli striscioni su Superga, per i cartelli con -39 sull’Heysel. Tutti sentono tutto e nessuno sente nulla, a cominciare dagli arbitri che fanno finta di niente e tirano avanti. Vai con la multa e amen: stavolta 10.000 euro. Si dirà che Ranieri è un gentleman testaccino londinese, una mosca bianca. Tra i suoi passerà pure per fesso.