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Il progetto di De Laurentiis non è Gattuso, è la restaurazione

Come Marty McFly in Ritorno al futuro, ha ripristinato il continuum dello spazio tempo della città, fatto di bel giuoco, 4-3-3, di sogno nel cuore e patti per i più svariati obiettivi

Il progetto di De Laurentiis non è Gattuso, è la restaurazione

L’ultimo ed unico baluardo di futuro è stato scacciato, fisiologicamente, dal pubblico e dalla città. Aurelio De Laurentiis, come Marty McFly in Ritorno al futuro, ha ripristinato il continuum dello spazio tempo della città, fatto di bel giuoco, 4-3-3, di sogno nel cuore e patti per i più svariati obiettivi. Insomma il solito minestrone partenopeo che consente alla piazza di bearsi nella sua ignorante cecità. Ancelotti come il cattivo Beef è stato spazzato via. Come se non fosse mai esistito. De Laurentiis ha smentito se stesso, ma non ha mai sentito Ancelotti come parte integrante del Napoli e di Napoli.

È stato Aurelio il sabotatore del Napoli di Ancelotti. Ha fatto di tutto per mettere in difficoltà il suo allenatore con: liti infantili, dichiarazioni al vetriolo, campagna acquisti senza progettualità, voluta inflessibilità e figure intermedie inesistenti, sperando di spingere Re Carlo alle dimissioni, senza risultato.

Come con l’avvento di Sarri, l’arrivo di Gattuso e l’aria di restaurazione del sarrismo, danno l’esatta dimensione del fallimento di una tifoseria incapace, come con il chiattone, non solo di guardare oltre il proprio naso, bensì di essersi seduta in attesa del miracolo. Non riuscendo a capire che per vincere c’è bisogno di sangue e merda, e non di uno stregone capace di rabdomantare per tre anni, senza nessun lascito, esclusi i complimenti di Guardiola.

Il presente di oggi è Gattuso, con tutto il copione di prammatica: fiducia, entusiasmo e colpe all’ultimo arrivato, laddove non si dovesse riuscire in un’impresa che al momento appare impervia. Ma il vero progetto di ADL non è Gattuso. De Laurentiis vuol completare la restaurazione, restituendo la squadra al suo carnefice, che a sua volta soffre l’ingessatura del ruolo attuale e vorrebbe tornare ad essere quello che è sempre stato, cosa possibile solo in questa maledetta città.

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