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Il Giornale: Ancelotti aveva lanciato segnali. Ora salvate il soldato Gattuso

Solo l’allenatore può comprendere il piccolo Mario, inquadrato piangente al San Paolo. La colpa non è certo del tecnico. Il Napoli va rifatto

Il Giornale: Ancelotti aveva lanciato segnali. Ora salvate il soldato Gattuso

Su Il Giornale Riccardo Signori scrive delle lacrime del piccolo Mario, il bambino di 9 anni inquadrato durante la partita del Napoli contro la Fiorentina. Lacrime che solo Gattuso può capire, dice.

“Di solito se una squadra gioca male, le cause additano l’allenatore ma stavolta anche Mario avrà intuito che solo Gattuso poteva capire il suo pianto. Il vecchio Ringhio oggi potrebbe essere socio di delusione del bambinello. Ed anche un compagno di pianto”.

Perché Gattuso, come Mario, si era illuso di veder risorgere la squadra.

“Il saggio, e furbo, Ancelotti aveva lanciato segnali: qui non c’è più la squadra, sono stati combinati disastri. Però Ancelotti è anche furbo navigatore e non si è messo ad indicare pubblicamente errori ed omissioni dei colpevoli di tal devastazione”.

Sarebbe bello, continua Signori, se il presidente De Laurentiis e i suoi giocatori appendessero la foto di Mario sullo specchio di casa, per guardarla ogni giorno mentre si fanno la barba, oppure negli spogliatoi.

“Così, per vedere se quelle lacrime saranno solo sale su una ferita o fonte di una presa di coscienza”.

Questo Napoli fa piangere

“non tanto e non solo, perché butta occasioni (certo, c’è ancora la Champions) ma per quel senso di autodistruzione che si è insediato nei suoi personaggi: squadra spremuta, senza cattiveria e voglia di obbiettivi, stremata da lotte interne. Hanno buttato via il Napoli, ora va rifatto. Asciugate le lacrime di un bambino e salvate il soldato Gattuso, alla faccia di chi lo critica: gli occhi che piangono di più sono quelli che vedono meglio!”.

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