Sembra incredibile che la scommessa più azzardata della carriera del tecnico si giochi sul dettaglio del modulo. Dopo l’addio al Real non ha mai retto più di un anno. E adesso rischia anche a Napoli

Ancelotti ha sempre detto di essere stato criticato dai presidenti del passato per i suoi modi troppo morbidi, scrive Libero. Per sua stessa ammissione, il tecnico ha sempre sostenuto di essere incapace di usare la frusta, che in quel ruolo sarebbe stato poco credibile. Ora, invece, cambia rotta per recuperare il Napoli dalla crisi in cui è piombato.
I senatori ribelli chiedono che si cambi modulo. Rimpiangono il 4-3-3 di Sarri ma non è possibile riprodurlo senza un regista come era Jorginho.
“Sembra incredibile che la scommessa più azzardata della carriera di Carletto possa arenarsi su un dettaglio simile. Proprio lui che in passato l’ex allenatore del Milan era riuscito a imporre il suo “albero di Natale” a un presidente-padrone come Silvio Berlusconi”.
E allora forse c’è di più, scrive il quotidiano,
“un cambio radicale nell’Ancelotti allenatore e uomo. Dopo i nove anni in rossonero, Ancelotti si è sempre concesso amori brevissimi anche vincenti”.
Due anni al Chelsea, poi due a Parigi, e infine il Real Madrid. Vittorie ovunque. Fino all’esonero spagnolo, nel 2015 e all’operazione per stenosi cervicale.
“Ancelotti decise di prendersi un anno sabbatico in Canada, rifiutando l’ennesima chiamata per un ritorno al Milan. E da allora non è stato più lo stesso”.
Dopo sei mesi approdò al Bayern al posto di Guardiola. Fu subito feeling con la piazza e trionfo anche nella Bundesliga. Ma dopo pochi mesi arrivò l’addio improvviso,
“figlio di un brutto avvio in stagione e di un rapporto logoro con i campioni”.
A Napoli sta succedendo qualcosa di simile, scrive Libero.
“con Ancelotti che sceglie il pugno duro e promette nuove gerarchie minacciando i senatori a partire da Callejon, già finito in panchina. Basterà per raddrizzare il timone dopo quattro pari e due sconfitte nell’ultimo mese? Difficile dirlo, mentre su Ancelotti si alza lo spettro di Rino Gattuso come possibile traghettatore per gli azzurri”.