Ancelotti non ha visto in campo la sua squadra migliore, ma la perla di Olsen e la pugnalata di Sansone dicono che il tecnico ha ritrovato una squadra con le palle
Sinisa è tornato, scrive Italo Cucci sul Corriere dello Sport. Lo ha detto lui in conferenza stampa, ma lo ha soprattutto detto Dzemaili dopo aver battuto il Napoli.
«Dobbiamo fare i bravi sennò fa il cattivo».
Sinisa non è cattivo. E’, piuttosto,
“severo, implacabile, un sergente di ferro, uno spaccaballe (fra amici), addirittura un persecutore”.
Aveva ammonito i suoi, alla vigilia del match al San Paolo, aveva messo loro pressione, qualcosa tipo
“non crederete di andare a Napoli a fare Pulcinella, vi porto in palmo di mano, dico che siete bravi, e forse non lo siete, che potete vincere, non tollero pronostici meschini, che andiate lí per far fare bella figura a Insigne e a Koulibaly”.
Dopo la vittoria sul Napoli il Bologna ha acquistato fiducia, scrive Cucci, ma attenzione:
“non date retta a chi dice che al San Paolo non avete vinto voi ma ha perso il Napoli. Certo Ancelotti non ha visto in campo la sua squadra migliore, forse lo stanno boicottando, ma quella perla di Olsen, quella pugnalata di Sansone, quel giallo che Dzemaili s’è beccato al 95’, proprio come quando ha segnato al Sassuolo, dice che il cattivo Sinisa ha ritrovato una squadra con le palle. Vera. Solo bisognosa di un brillante ritocco a gennaio. Roba da Sabatini. Sennò Mihajlovic torna un’altra volta, cattivo davvero. Come il Conte di Montecristo. Per favore, non guastate il suo sorriso”.