Calcioscommesse in Spagna, tentativi di partite truccate anche in Serie A

Ne scrive lo spagnolo ABC: "Operazione Oikos, arrestate 14 persone. Ma in Italia anche un bookmaker illegale usato dai giocatori"

Scommesse

Svariati tentativi di truccare partite di Serie A, un bookmaker illegale con clienti di “alto bordo” compresi alcuni giocatori del nostro campionato. E’ la costola italiana dell’Operazione Oikos, un’indagine europea contro il calcioscommesse coordinata dall’Europol in collaborazione con la Polizia italiana e la Polizia Nazionale Spagnola.

Secondo il quotidiano ABC la seconda fase dell’operazione ha portato all’arresto di 14 persone in Spagna ma ha anche svelato prove che dimostrerebbero la presunta partecipazione di detenuti a reati di corruzione e riciclaggio in Italia.

La prima fase dell’Operazione, effettuata lo scorso maggio, si era conclusa con l’arresto di undici persone e la raccolta di numerosi documenti relativi all’attività illegale. Inoltre, scrive ABC,

“dopo l’avvio di un’indagine da parte della Polizia di Stato italiana col sostegno della Procura antimafia, sono stati rilevati numerosi tentativi di ‘aggiustamento’ delle partite della Serie A. L’indagine delle autorità italiane si è concentrata su una persona italiana direttamente collegata al principale indagato nell’operazione Oikos. L’indagato, sempre in viaggio da Roma a Malaga per sviluppare la sua attività criminale, gestiva una sala giochi a Tivoli, strettamente collegata con un bookmaker illegale. Lì, presumibilmente, atleti di alto livello hanno piazzato scommesse clandestine”.

L’inchiesta Oikos già in primavera era sconfinato in Italia. La Procura Federale Italiana aveva deciso di aprire un fascicolo su Cagliari-Frosinone del 20 aprile finita 1-0 per un rigore netto, ed aveva chiesto tutte le intercettazioni e gli atti alla Policia Nacional e alla Real Federación Española de Fútbol, la federcalcio spagnola.

Le indagini spagnole sono partite da Carlos Aranda, uno dei leader dell’organizzazione che puntava su partite teoricamente addomesticate, e Mattia Mariotti, un intermediario, romano ma residente a Malaga (a poca distanza dalla sala scommesse di proprietà di Aranda, nel quartiere di El Palo).

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