Zazzaroni: “a Napoli manca Marotta, Ancelotti ha nostalgia di Galliani”

Il direttore del Corsport: la differenza tra Inter e Napoli nella gestione dei momenti delicati. Giuntoli non può bastare

Galliani Ancelotti

L’ammutinamento dei calciatori del Napoli, martedì scorso, ha aperto una terribile crisi nel Napoli. Il silenzio della società (che si è limitata ad uno stringato comunicato in cui si rimette tutto nelle mani di Carlo Ancelotti) e quello di tutti gli altri attori della vicenda non ha certo aiutato l’ambiente. Ora è guerra di tutti contro tutti.

Del tema scrive Ivan Zazzaroni sul Corriere dello Sport. Al Napoli manca uno come Marotta, dice. E’ questa la principale differenza tra la squadra di De Laurentiis e l’Inter.

Marotta, nel club nerazzurro, è

“il dirigente trequartista, il riferimento tra le linee della filiera, uno capace di trovare sempre la relazione col mondo che gli è più vantaggiosa”.

Fa tutto, Marotta. Si occupa del controllo dei numeri, del mercato, della comunicazione.

La sua presenza ha consentito all’Inter di

“gestire col buonsenso, e ingoiando il rospo per l’interesse superiore, il durissimo sfogo di Conte a Dortmund”

Completamente diverso da ciò che è accaduto al Napoli, che invece è stato lasciato solo e questo ha determinato il tutti contro tutti:

“si è avvertita pesantemente l’assenza di un dirigente in grado di evitare l’ammutinamento della squadra, oppure, a frittata servita, di ridurne gli effetti negativi. Che sono stati disastrosi”.

Giuntoli non può bastare, scrive Zazzaroni. Il diesse sa fare benissimo l’uomo mercato, ma deve fare quello e non altro.

“Così come non si può nemmeno immaginare che il verbo delegare possa essere coniugato da De Laurentiis. Sono convinto che negli ultimi giorni Ancelotti abbia ripensato spesso e con nostalgia a Galliani il “rimediatore””.

 

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