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Salvini a Sorrento sulle note di Caruso. I suoi: “È lui la nuova sinistra”

La conferenza stampa del leader leghista che annuncia: «Vogliamo indicare il sindaco di Napoli». E poi si dedica alla sessione di selfie

Salvini a Sorrento sulle note di Caruso. I suoi: “È lui la nuova sinistra”
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Il Circolo dei Forestieri a Sorrento è un complesso turistico d’eccellenza gestito da Mario Parlato, ed è già dalle 9 di questa mattina presidiato dalle Forze dell’Ordine: e noi che dobbiamo partecipare alla conferenza stampa di Salvini, segretario e senatore della Lega, aspettiamo fuori dal portone principale presidiato da ragazzi tra i venti e i trent’anni della sezione equense del partito autonomista. Hanno facce pulite e modi d’ordine: parliamo con loro e con quelli che religiosamente aspettano. “Ma Lui è già arrivato, ci chiedono?”. Ne sappiamo quanto loro.

Il popolo della Lega a Sorrento ha facce popolari ed idee chiare: “Ora la sinistra siamo noi: da un lato ci sono i nazionalisti dall’altra parte i globalisti: Matteo è l’unica speranza rimasta!”. Passano prima quelli di Mediaset e della Rai, poi alla spicciolata tocca a noi: ci hanno riservato dei posti in quinta-sesta fila: tanti ragazzi vestiti come ad una festa di gala ci fanno accomodare. L’attesa diventa messianica perché verso il loro segretario i militanti leghisti hanno una venerazione che integra un culto della personalità.

Arriva Salvini ed è un tripudio: e dopo “Caruso” di Dalla suonata a palla, parlano prima i sindaci di Sorrento Giuseppe Cuomo e di Positano Michele De Lucia che spiegano le loro ragioni dell’adesione al partito leghista: “In questo partito ci sono regole e c’è attenzione ai territori ed ai problemi della gente”.

Poi tocca a Matteo Salvini vestito come se dovesse andare ad un matrimonio: completo blu e cravatta regimental. “Quando ero al governo e partì il programma spiagge sicure mi risero in faccia: ma io credevo che in quei 4 o 5 giorni che gli italiani potevano passare al mare non gli si dovesse rompere le palle”, unica concessione gergale alla platea. Un collega si lamenta del modo in cui è stata organizzata la conferenza stampa e ne nasce un battibecco intenso che stava per degenerare tra gli insulti di alcuni militanti – “Cacciatilo fora!” , e qualcuno di questi viene anche fermato dai ragazzi del servizio d’ordine.

Salvini invece è calmo e paziente e risponde con slogan alle domande dicendo che “noi siamo per la famiglia e la comunità e per l’ordine. Siamo contro De Luca-de Magistris e Di Maio”. Ed ancora slogan… Poi la notizia: “noi vorremmo potere indicare il candidato-sindaco alle prossime elezioni comunali di Napoli, mentre per la Regione non indichiamo candidati, ma diciamo che Caldoro è stato un buon amministratore”.

Salvini promette che andrà a Terzigno per i problemi gravissimi causati dall’alluvione, “ma se ne sta occupando Cantalamessa”. La folla freme e, finita la conferenza stampa, il senatur annuncia il vero piatto forte della giornata: la sessione selfies. 300 persone o più si mettono in fila disciplinatamente – “entrate dalla mia destra che la sinistra non porta a niente” – e dopo il mondo della Comunicazione inizia la sua ancella: il regno dell’immagine. I sondaggi danno Salvini in ascesa vertiginosa e da eventi come quello di oggi si capisce il perché

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