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Napoli reso più insicuro dal ritiro. Spreca tanto ma grazie a Lozano ha un piede negli ottavi di Champions

Finisce 1-1 col Salisburgo. La squadra sembra più vulnerabile rispetto alle altre uscite europee, ma ritrova il messicano dopo uno sciagurato rigore provocato da Koulibaly

Napoli reso più insicuro dal ritiro. Spreca tanto ma grazie a Lozano ha un piede negli ottavi di Champions

Il Napoli ha pareggiato 1-1 col Salisburgo ed è un risultato da non disdegnare. Soltanto la follia della vigilia, con De Laurentiis che improvvisamente si è preso la scena e ha portato la squadra in ritiro, ha modificato il quadro psicologico di una partita che per il Napoli prevedeva due risultati su tre. Il pareggio va benissimo. Il Napoli mantiene quattro punti sul Salisburgo e basterà battere il Genk in casa per assicurarci la qualificazione. Ovviamente, potremmo anche conquistarla a Liverpool.

Dispiace dirlo, ma De Laurentiis ha intaccato le certezze del Napoli che ha giocato la partita più insicura della fin qui perfetta Champions. È come se avesse reso la squadra più vulnerabile. E non a caso gli azzurri sono andati sotto dopo dieci minuti, complice un rigore tanto netto quanto ingenuo provocato da Koulibaly. Il Napoli ha giocato con l’ansia addosso di dover vincere. Ma le grandi squadre non giocano per compiacere il pubblico, giocano per portare a casa il risultato che serve. Chi ascolta il pubblico, raramente porta a casa qualcosa di importante.

Il Napoli ha provato a giocare la sua partita. Però, a differenze delle altre partite europee, è sembrato non avere mai il bandolo della matassa. Può essere stata un’impressione. Ha risposto alle esigenze di Ancelotti che vuole una squadra sempre in grado di andare in porta. E in effetti il Napoli di palle gol ne ah create. Tre, nitide, nel primo tempo.  Una sprecata da Callejon che subito dopo il gol austriaco ha colpito il palo con un colpo di testa dalla sua posizione. Prima, era stato Zielinski a calciare alto un rigore in movimento. E poi è stato il turno di Insigne: anche lui ha sbagliato un rigore in movimento.

Ancelotti, nella stesura delle formazioni, ha sorpreso ancora. Ha confermato la coppia d’attacco di Salisburgo: Mertens e Lozano, stavolta con Insigne in campo. Milik è finito in panchina, come all’andata. Ha preferito Maksimovic a Manolas e ha schierato il serbo al fianco di Koulibaly.

Ed è stato il messicano il protagonista della serata. Ha giocato un buon primo tempo, condito da interessanti accelerazioni. E poi ha segnato il gol dell’1-1, rispondendo ai suoi tanti detrattori. Il messicano si è espresso in uno dei suoi numeri preferiti, il controllo in velocità, si è accentrato e poi ha colpito rasoterra sul primo palo. Boato del San Paolo che stasera ha fatto a meno del tifo della Curva B in sciopero contro i recenti provvedimenti di polizia.

Nel secondo tempo, le squadre si sono allungate. Il Napoli ha cominciato la ripresa con Luperto al posto di Mario Rui. E poco prima della mezz’ora ha sostituito Mertens con Milik. Ha colpito un altro legno, con una clamorosa traversa colpita da Insigne con tiro da trenta metri. Ha avuto due chance con due tiri di Lozano e di Mertens. E poi ha cercato il gol fino alla fine. Una ricerca inutile. Al Napoli va benissimo il pari. Ha mantenuto quattro punti di vantaggio sugli austriaci che per mantenere aperto il discorso qualificazione dovranno vincere in Belgio.

Il Napoli è sembrato scosso dal ritiro. Possiamo dire che la decisione di De Laurentiis non ha avuto gli effetti sperati. Anzi. Come tutti gli atti d’imperio. Questa squadra ha i suoi ritmi, bisogna rispettarli. Per fortuna, senza andare in ritiro il Napoli aveva battuto Liverpool e Salisburgo e aveva già ipotecato la qualificazione agli ottavi.

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