Vedere il Napoli dei giorni migliori era una pia illusione. Le cronache quotidiane sono scandite da notizie sindacali: multe, trattenute sugli stipendi, stipendi bloccati

Che cosa mai avrebbe potuto mostrare un Napoli scintillante dopo la prestazione horror contro il Genoa e le continue notizia dal fronte legale? Niente. Da questo punto di vista, il Napoli che ha pareggiato a Milano è un bicchiere mezzo pieno. La squadra è preoccupata, ha giocato senza leggerezza, alcuni elementi (Callejon su tutti) irriconoscibili. Altri (Allan e Maksimovic, aggiungiamo Zielinski), invece, hanno trascinano il resto del gruppo.
Vedere il Napoli dei giorni migliori era una pia illusione. Le cronache quotidiane sono scandite da notizie sindacali: multe, trattenute sugli stipendi, stipendi bloccati. Anche nel post-partita, a Sky Sport, hanno parlato quasi esclusivamente di extra-calcio. Perché è ovvio che la querelle tra e Laurentiis e i calciatori, mangia tutto il resto.
Il Napoli ha anche mostra buona volontà. Come tutte le squadre di Ancelotti, ha ancora una volta dato prova di duttilità tattica. Ma mancavano la spensieratezza e le determinazione necessarie per far proprie partite che altrimenti non vinci mai. A un certo punto devi cambiare ritmo, devi produrre accelerazioni. Accelerazioni che il Napoli invece non è mai stato in grado di mostrare. In queste condizioni, è difficile invertire il trend. Bisogna cominciare a modificare il clima fuori dal campo, non diciamo che il presidente debba rinunciare al contenzioso, ma bisogna svelenire il clima. Altrimenti diventa dura.