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Gazzetta: “La Juventus non può rompere con Ronaldo, grazie a lui gli sponsor pagano il doppio »

«CR7 è un’azienda ed è il perno del progetto espansivo di Agnelli, con lui un milione di magliette vendute e maggior potere contrattuale del club»

Gazzetta: “La Juventus non può rompere con Ronaldo, grazie a lui gli sponsor pagano il doppio »

Il campo conta ma fino a un certo punto. Lo scrive chiaramente Marcio Iaria sulla Gazzetta dello sport. Ricorda – se qualcuno lo avesse dimenticato – che il portoghese più che un calciatore è un’azienda. Per lui la Juventus ha speso 100 milioni per il cartellino, 12 di commissioni e ne spende 58 per lo stipendio lordo annuo.

Una cifra, ricorda Iaria, che la Juventus ha speso

non solo per assicurarsi le prestazioni sportive di uno dei giocatori più forti al mondo ma anche per aprirsi nuovi mercati.

“In ballo – aggiunge – c’è la tenuta stessa del piano di sviluppo varato da Andrea Agnelli con l’obiettivo di restare agganciati al treno dei top club mondiali”.

Ed è questo il motivo per cui la Juventus non ha punito Ronaldo. Non può rompere con lui. Il quotidiano forza non poco la lettura dello status di CR7 su Instagram, lo legge come un’apertura. Ma non è questo il punto. Sottolinea l’importanza di Ronaldo per i conti Juve

I primi risultati si sono registrati nel bilancio 2018-19: 58 milioni di ricavi extra attivati tra stadio e commerciale con un milione di magliette vendute, seguito digitale a +68 per cento, tifosi nel mondo cresciuti di 38 milioni, a fronte di un costo annuo di 87 milioni tra stipendio e ammortamento. Con CR7 la Juve ha già aumentato il suo potere contrattuale. Questa stagione è entrato in vigore il nuovo contratto di Adidas, passato da un fisso di 23 a 51 milioni, mentre Jeep ha garantito 25 milioni in più (da 17 a 42 di base) in attesa di definire il nuovo accordo.

E, aggiunge Iaria, non è finita qui. Ronaldo è il perno del prossimo piano triennale.

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